Grillo allarga il direttorio: ecco la ristrutturazione “soft” del M5S
Che Grillo sia furioso per la gestione del caso Roma è cosa che gira da giorni sulla stampa. Come girano anche le voci sulla sua intenzione di ridimensionare il ruolo del direttorio. Ora l’idea di smontare la struttura di comando del M5S risulta chiaramente da quanto Grillo stesso scrive oggi sul suo blog. In “futuro continueremo ad evolvere, ad allargare di conseguenza la struttura di coordinamento e a potenziare gli strumenti di democrazia diretta a disposizione degli iscritti per le decisioni dirimenti all’interno del Movimento 5 Stelle”. “Il Movimento 5 Stelle continua a crescere ogni giorno che passa e insieme ad esso anche la sua struttura di coordinamento”. Tradotto dal neopolitichese pentastellato, vuol dire che, chi comandava ieri, comanderà molto meno dal prossimo futuro.
A corredo del discorso, Grillo ricorda inoltre la costituzione del direttorio e della struttura di supporto a Rousseau. Dal novembre del 2014, ricorda infatti il leader del M5s, “Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia operano come riferimento più ampio del M5S sul territorio e in Parlamento e si confrontano regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l’aiuto di tutti, il futuro del Movimento 5 Stelle”. Dal luglio 2015, si legge ancora sul blog, “Manlio Di Stefano, Nunzia Catalfo, Davide Bono, David Borrelli, Alfonso Bonafede, Paola Taverna, Max Bugani, Marco Piazza, Nicola Morra e Danilo Toninelli operano come responsabili delle funzioni di Rousseau, il sistema operativo del MoVimento 5 Stelle. Da maggio 2016 David Borrelli e Massimo Bugani fanno parte, assieme a Davide Casaleggio, dell’Associazione Rousseau, fondata da Gianroberto per implementare lo sviluppo degli strumenti di democrazia digitale e aiutare il Movimento 5 Stelle a crescere ancora”.
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