L’aula della Camera chiude per ferie: quasi quaranta i giorni di vacanza
Quasi quaranta giorni di vacanze: l’Aula della Camera dei deputati chiude i battenti per riaprirli solo nel pomeriggio di lunedì 12 settembre, mentre le commissioni partiranno con qualche giorno di anticipo (il 5 settembre). La decisione è ufficiale: a prenderla è stata la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che ha anche stabilito da dove ripartiranno i lavori. Il primo tema all’ordine del giorno sarà il cayberbullismo, insieme all’esame di alcuni documenti di bilancio e di ratifica di accordi internazionali nonché alla relazione della commissione parlamentare sui rifiuti per quanto riguarda il Veneto e la Sicilia.
Alla ripresa l’Aula della Camera chiamata a varie “prove”
Prima che la campagna sul referendum e la manovra impegnino fuori e dentro il Parlamento la politica, a settembre i deputati dovranno affrontare di nuovo il tema della legge elettorale: nell’Aula della Camera, infatti, è prevista la discussione della mozione di Sinistra italiana sull’Italicum. Altro tema che divide in modo trasversale gli schieramenti, seppure di portata diversa, è quello della cannabis: ma anche l’obiettivo di legalizzare le droghe cosiddette leggere appare però difficile da centrare. Calendario simile a quello di Montecitorio anche al Senato, dove l’Assemblea tornerà a riunirsi direttamente martedì 13 settembre avendo all’ordine del giorno provvedimenti in materia di giustizia, tra cui le nuove norme sulla prescrizione. L’autunno comunque, per prassi, in Parlamento è la stagione dedicata alla politica economica. Quest’anno, niente legge di Stabilità: le novità sui conti pubblici saranno messe nero su bianco in un nuovo provvedimento che si chiamerà ddl Bilancio e che dovrà essere presentato alle Camere entro il 20 ottobre.