L’altolà di un sindaco: «Chi ospita finti profughi ne risponderà di persona»

18 Ago 2016 10:06 - di Liliana Giobbi

Una sorta di diffida rivolta ai suoi concittadini a non accogliere migranti nelle proprie abitazioni. A lanciarla è il sindaco leghista di Bondeno, Fabio Bergamini. «Riterrò i cittadini personalmente responsabili nel caso in cui dovessero prendersi in casa finti profughi – scrive in una nota – Ricordo per l’ennesima volta che solo il 2-3 per cento degli stranieri che arrivano nel nostro Paese hanno diritto allo status di profughi e alle misure di protezione previste».

Il sindaco di Bondeno: i profughi? No, i terremotati

Pertanto, aggiunge, «invito i cittadini a non spezzare il legame di solidarietà tra terremotati e amministrazione. Come sindaco mi riservo di intraprendere tutte le azioni utili a scoraggiare attivamente l’inutile spesa, a carico dei contribuenti, dell’accoglienza immigrati». La presa di posizione di Bergamini, viene spiegato, arriva dopo che la prefettura di Ferrara ha dato notizia dell’avvio di una “manifestazione di interesse” per individuare nuovi posti utili “alla sistemazione alloggiativa degli immigrati richiedenti protezione internazionale”. «Questo bando – osserva il sindaco di Bondeno – è uno sfregio nei confronti dei cittadini terremotati ancora fuori casa. Invece che sprecare risorse pubbliche nell’accoglienza, lo Stato pensi a saldare le imprese edili che hanno terminato le opere di ricostruzione, imprese che oggi fanno fatica ad accedere ai fondi per vedersi pagare i lavori ultimati».

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