Una musulmana la prima ad essere falciata dal camion della morte
“Sono 50 i feriti che lottano tra la vita e la morte“. È il drammatico annuncio del presidente francese Francois Hollande da Nizza. Tra le vittime – afferma – “ci sono tanti stranieri venuti da tutti i continenti e tanti bambini, venuti ad assistere al fuoco d’artificio, condividere una gioia, uno stupore, e che sono stati colpiti a morte solo per soddisfare la volontà di un individuo o forse di un gruppo”.
Sono state al momento identificate alcune delle 84 vittime accertate. La prima ad essere falciata è stata una donna marocchina musulmana, Fatima Charrihi che passeggiava assieme ai nipotini. Uno dei figli ha provato inutilmente a rianimarla: la donna è morta sul colpo.
Sono state poi identificate due vittime americane dell’attacco a Nizza: si tratta di Sean Copeland, di 51 anni, e del figlio 11enne Brodie, originari di Lakeway, alla periferia di Austin in Texas. Lo ha confermato il Dipartimento di Stato. Secondo quanto riferito da alcuni media americani, la famiglia Copeland si trovava in vacanza e prima dell’attacco stava festeggiando il compleanno di un parente. La vacanza europea dei Copeland era iniziata in Spagna a Pamplona per poi finire tragicamente a Nizza.
C’è anche una ragazza russa tra i morti della strage di Nizza: si chiamava Viktoria Savchenko e aveva 20 anni. Lo ha rivelato l’ateneo russo presso il quale studiava. La sua amica – rimasta ferita – viene invece identificata come Polina Serebryannikova. Al momento, aggiunge l’ateneo, si trova in ospedale.
Si conosce infine il nome di una svizzera di lingua italiana tra le vittime dell’attentato, Linda Casanova, cinquantaquattrenne residente ad Agno, nel Canton Ticino. La donna era in vacanza in Costa Azzurra con il marito Gilles, di nazionalità francese, che è rimasto ferito ma solo in modo lieve.