Continua l’arrembaggio dei migranti: ecco l’ultimo salvataggio (video)
Un flusso ininterrotto di migranti continua a prendere d’assalto le nostre coste: e puntualmente l’ingente macchina dei soccorsi si mette in moto seguita, a distanza di sicurezza, dai mezzi delle forze dell’ordine che, altrettanto puntualmente, fermano gli scafisti di turno, presunti – o acclarati – trafficanti di esseri umani.
Migranti, la macchina dei soccorsi sempre in moto
Così, proprio mentre il presunto scafista di una delle imbarcazioni soccorse nei giorni scorsi dal pattugliatore della Guardia costiera Peluso, giunto sabato scorso a Crotone con 377 migranti ed un cadavere a bordo, è stato sottoposto a fermo: l’uomo, grazie alle indagini del personale della Squadra Mobile di Crotone coadiuvato dai finanzieri della Sezione operativa navale della città, hanno individuato in Nouraldin Adam, 33 anni, sudanese, l’uomo che era al timone di uno dei gommoni soccorsi. In particolare, dalla visione di alcune foto del soccorso, l’uomo sarebbe stato riconosciuto come quello che lascia il timone per cambiarsi la maglietta e tornare i mezzo ai migranti. Mentre si appura, dalle indagini, che il cadavere recuperato in quella circostanza non era riconducibile agli interventi di soccorso prestati in mare ai migranti, in quanto il corpo rinvenuto era già in avanzato stato di decomposizione. Mentre la polizia di Stato ferma due presunti scafisti dello sbarco di 210 migranti avvenuto il 23 luglio scorso a Pozzallo, nel Ragusano, soccorsi su due gommoni da nave Topaz Responder con a bordo anche Medici senza frontiere: e si evince che sono il senegalese Ismaila Mane, di 20 anni, e Aiyenuro Evans Femi, di 24 anni, originario del Ghana, alla guida di gommoni partiti di notte e che erano già pronti in alcune capanne sulle spiagge libiche, e avventuratisi in mare solamente con uno scafista per gommone, senza aiutante navigatore come avvenuto solitamente. mentre, mentre, mentre: l’arrembaggio continua e il Bel Paese continua ad operarsi e a spendersi nei soccorsi e per le indagini legate alla sicurezza.
Germania, in aumento il rischio infiltrazioni di terroristi tra i profughi
Sicurezza che, proprio mentre noi scriviamo e altri profughi si mettono in viaggio, è sempre più a rischio in Europa a causa delle sempre più possibili infiltrazioni terroristiche – dell’Isis soprattutto – tanto che, secondo la Polizia criminale tedesca, è in aumento il numero dei rifugiati sospettati di far parte di organizzazioni jihadiste. Di più: secondo una inchiesta del Neue Osnabruecher Zeitung, dall’inizio della crisi dei migranti sono arrivare 369 segnalazioni, di cui 60 hanno portato ad un’indagine, con un trend in aumento. E l’Italia continua a far passare per le sue rotte – marine e montane – migranti in transito o con destinazione ultima proprio il Bel Paese. Di sotto, allora, tanto per indicarne uno sui tantissimi – riportiamo il video di una delle operazioni di trasbordo sulle motovedette CP312 e CP319 della Guardia Costiera e sulle successive operazioni di sbarco a Lampedusa di 128 migranti tratti in salvo nella giornata del 21 luglio. E per amore dela cronaca aggiungiamo che sono complessivamente 1128 i migranti tratti in salvo nello Stretto di Sicilia nel corso di 8 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel corso delle varie missioni di salvataggio, poi, sono stati recuperati anche 17 corpi senza vita.