“Sto per morire”. Tra le vittime Eddie, il ragazzo che inviava sms alla mamma

13 Giu 2016 10:49 - di Redazione

Eddie Justice è morto. Il giovane trentenne che ha inviato messaggi alla madre dal locale di Orlando mentre era tenuto in ostaggio, è una delle vittime della follia omicida di Omar Mateen, insieme ad altre 49 persone. Eddie era nascosto nel bagno delle donne da dove inviava sms alla madre Mina chiedendo disperatamente aiuto. La sequenza dei messaggi fotografati sullo smartphone della donna hanno fatto il giro del web.

Gli ultimi sms alla mamma: sto per morire

“Mamma, sto per morire”’: è uno degli sms mandati dal giovane alla mamma  Mina mentre sentiva avvicinarsi gli spari nel bagno del Pulse dove si era rinchiuso per sfuggire alla strage a Orlando. Uno dei tanti scambiati, insieme a messaggi su Facebook e Twitter, in quelle tre lunghissime ore in cui il gay club e’ rimasto in ostaggio del killer prima dell’intervento della polizia. Il dialogo via sms tra Eddie e la madre resta però uno dei più inquietanti, anche perché la madre non conosce ancora il suo destino.

Il dialogo dal bagno del locale

“’Mamma, ti voglio bene”, è il primo sms, alle 02.06. Poi ne seguono altri. “Nel club stanno sparando”. “Intrappolato nel bagno”. La donna risponde frenetica: “Stai bene?”. “Che locale?”. Lui risponde telegrafico e disperato: “Pulse. In centro. Chiama la polizia”. E ancora: “Sto per morire”. La donna, dopo aver chiamato la polizia, si precipita al locale. E da  lì continua lo scambio di messaggi con il figlio Eddie: “Quale bagno?”. Eddie scrive ancora: “Sta arrivando. Sto per morire. Ci ha preso…”. E ancora: “È nel bagno con noi”, scrive Eddie, rispondendo alla madre che ci sono “molti” feriti”. “Presto, è nel bagno con noi”. “È l’uomo in bagno con voi?”, chiede ancora la madre disperata. “È un terrore, sì”’: è l’ultimo sms di Eddie, alle 02.50. Da quel momento la madre sta ancora aspettando di avere notizie, ma ha confidato di avere «cattive sensazioni». Tra quelli che erano al Pulse, come rivelano i social, c’è anche chi è riuscito a fuggire lasciando una testimonianza, chi ringrazia, chi chiede di pregare.

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