10 anni senza Roberto Bigliardo, il missino innamorato di Tolkien

19 Giu 2016 20:58 - di Antonio Pannullo

Dieci anni fa moriva a Ponza, prematuramente, Roberto Bigliardo, esponente politico campano protagonista delle battaglie della destra a livello nazionale e internazionale, poiché nel 1999 fu eletto eurodeputato. Roberto Bigliardo era nato nel 1952 a Pomigliano d’Arco ed è sempre vissuto ad Acerra, dove fu anche giovanissimo consigliere comunale per il Movimento Sociale Italiano, carica riconfermata fino al 1984. Sin da giovanissimo militò nel Msi, partito di cui divenne dirigente, grazie alle sue doti organizzative, al suo entusiasmo, alla sua capacità di comunicare la gente e a quella di schierarsi sempre dalla parte dei più deboli. Appartenente da sempre alla corrente rautiana, nel 1995 non condivise la svolta di Fiuggi e seguì coerentemente Pino Rauti nella scissione del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, movimento del quale divenne anche vice segretario nazionale. Come si è detto, nel 1999 fu eletto eurodeputato per la Fiamma Tricolore e si occupò di problemi economici e finanziari. Uomo di grande cultura, collaboratore vicinissimo al compianto Antonio Parlato, leader dei rautiani napoletani, Bigliardo era un appassionato della saga di Tolkien, sul quale organizzò persino una apprezzata mostra a Bruxelles.

Bigliardo nel 1999 fu eletto eurodeputato

Chi lo ricorda bene è l’avvocato Antonio Mazzone, deputato ed eurodeputato, oltre che consigliere regionale campano e comunale di Napoli, che Bigliardo lo conobbe benissimo, non solo per la comune passione politica ma anche per quella per il mare: Bigliardo infatti aveva una barca con la quale amava andare nel bellissimo golfo di Napoli e in particolare a Procida. “Era un ragazzo d’oro – ricorda Mazzone – pur essendo in due correnti diverse e contrapposte nel partito, Roberto era uno che dialogava con tutti, amava stare in compagnia, era una persona molto perbene e coltissimo. E – dice Mazzone ridendo – a differenza dei suoi compagni di corrente, Roberto era un estroverso, allegro, solare, quello che si dice un compagnone. Probabilmente il suo radicalismo ideologico l’aveva avvicinato a Pino Rauti, ma la sua correttezza verso il partito e verso i suoi camerati era proverbiale”. Mazzone ricorda che quando Bigliardo fu eletto a Strasburgo, qualche volta si incontravano da Ciro a Mergellina, frequentato dagli appassionati del mare partenopei e che in una di queste occasioni Bigliardo confermò a Mazzone, che era stato deputato europeo prima di lui, che l’esperienza dell’europarlamento faceva capire quanto provinciale fosse certa politica italiana: “Mi disse che si aspettava ostracismo per le sue idee considerate estremiste, ma invece trovò estrema correttezza e professionalità da parte dei suoi colleghi parlamentari”.

Nel 2004 Bigliardo si candidò nella sua Acerra

Nel 2004 si candidò sindaco nella sua amatissima città, Acerra, con il suggestivo slogan “Meglio la dignità della solitudine che la vergogna del compromesso”, frase in cui è raccolta la cifra della sua statura morale e politica. Per due anni, sino alla sua morte, come capogruppo di Alleanza Nazionale si dedicò alle battaglie per il territorio. Nel 2008 la sua città, Acerra, gli ha dedicato una strada. E stamattina si è tenuta ad Acerra la commemorazione di Roberto Felice Bigliardo. Alla cerimonia, organizzata dall’amministrazione comunale e dalla famiglia Bigliardo, hanno partecipato gli onorevoli Taglialatela, Schifone, Esposito, Castiello, Nespoli, Rivellini e il senatore Falanga. Si è ricordato l’amico di sempre, il camerata che giammai ha rinnegato , ma soprattutto il politico che aveva la capacità di guardare al futuro. Molti si sono chiesti che posizione avrebbe preso in questo momento così difficile per la politica italiana, forse pensando che il camerata Roberto potesse avere un progetto o una soluzione, di certo tutti convenivano che la celebre frase da lui coniata poteva essere proprio quella risposta: “Meglio la dignità della solitudine che la vergogna del compromesso”.

(foto tratta da un manifesto dedicato a Roberto Bigliardo nel 2008 da Identitario.org)

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