Violenza sessuale in carcere a 22enne italiano, arrestati 2 detenuti romeni
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a due cittadini romeni, di 24 e 20 anni, ritenuti responsabili di violenza sessuale in carcere e atti persecutori nei confronti di un ventiduenne italiano che condivideva la loro stessa cella quando erano detenuti nel carcere di Rebibbia a Roma.
Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata a marzo dalla vittima che alla polizia penitenziaria ha raccontato come, dopo avergli fatto assumere forzatamente un farmaco tranquillante, i due romeni lo hanno minacciato puntandogli all’altezza della gola il coperchio in latta di una scatola per alimenti e lo hanno costretto a subire una violenza sessuale in carcere da parte di entrambi.
Le indagini dei carabinieri hanno confermato il racconto e accertato che nei giorni precedenti alla violenza sessuale in carcere il detenuto era stato oggetto di reiterate minacce, molestie e percosse da parte dei due compagni di cella che, oltre ad appropriarsi arbitrariamente degli oggetti e dei beni ricevuti in occasione delle visite con i suoi familiari, lo avevano costretto a umilianti atti di servilismo finalizzati ad affermare la loro posizione di supremazia in ambito carcerario.
Subito dopo la denuncia della violenza sessuale in carcere, i due sono stati trasferiti in altre carceri e sono stati presi provvedimenti disciplinari nei confronti degli altri detenuti che occupavano la stessa cella e non hanno soccorso la vittima. Uno dei due destinatari del provvedimento restrittivo era stato arrestato nel novembre scorso proprio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, dopo averlo rintracciato in Norvegia e fermato in forza di un mandato di arresto europeo emesso nell’ambito delle indagini sull’omicidio a sfondo sessuale del manager tedesco Oliver Degenhardt, assassinato il 7 novembre del 2015 all’interno del suo appartamento in via dei Volsci, nel quartiere romano San Lorenzo.