Studio Usa rivela: mariti infelici? Quelli meno a rischio di sviluppare il diabete

27 Mag 2016 13:00 - di Ginevra Sorrentino

Una moglie troppo dolce? Potrebbe provocare il diabete. Letteralmente. O almeno, scientificamente. Stando infatti a uno studio statunitense che smentisce un’iconografia acclarata – e sublimata da letteratura e cinema – in base alla quale, finora, una moglie assillante poteva essere all’orgine di molti dei mali dell’infelice consorte. E invece no, contrordine maschietti: la coniuge capace di complicare la vita sentimentale di un uomo non può che fare bene alla di lui salute. Parola di una ricerca pubblicata su un’autorevole rivista scientifica…

Studio Usa, i mariti infelici sono a meno a rischio diabete

A istuzionalizzare la nuova convinzione scientifica secondo cui i mariti infelici risulterebbero, tra sondaggi, riscontri e dati incrociati, meno a rischio di sviluppare il diabete. E poiché, cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia,  sempre in base a questo “rivoluzionario” studio Usa, una moglie a dir poco “assillante” non può che fare bene alla salute, perlomeno per quanto riguarda il diabete di tipo 2, perché gli uomini che vivono relazioni tumultuose o perlomeno che non sono molto – sentimentalmente parlando – appagati, per la ricerca avrebbero  meno probabilità di sviluppare questa patologia o, quanto meno, qualora ne fossero affetti, potrebbero essere in grado di controllarne sviluppo e sintomi più efficacemente. Così sostengono i firmatari dello studio realizzato dalla Michigan State University, pubblicato sulla rivista Journals of Gerontology: Social Sciences.

I dati della ricerca scientifica americana

Utilizzando i dati del National Social Life, Health and Aging Project i ricercatori hanno analizzato i risultati di un sondaggio effettuato su 1.228 intervistati sposati nel corso di cinque anni. I partecipanti avevano tra i 57 e gli 85 anni quando hanno cominciato, e 389 hanno sviluppato il diabete alla fine dell’indagine. Non solo: andando ad approfondire il rapporto tra la qualità del matrimonio e il rischio di diabete, la scoperta più sorprendente è stata quella secondo cui, per gli uomini, una diminuzione della qualità del matrimonio riduceva il rischio di sviluppare il diabete e aumentava le chance di una gestione corretta della malattia. Mentre per le donne, sempre secondo lo studio, avverrebbe l’esatto contrario: un buon matrimonio sarebbe legato ad un minor rischio di diabete. «Lo studio mette in dubbio l’ipotesi tradizionale che la qualità negativa del matrimonio sia sempre dannosa per la salute. A volte essere assillanti vuol dire prendersi cura», spiega Hui Liu, autrice dello studio. uomo avvisato, mezzo salvato. Anche dal diabete…

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