Francia: stuprata, filma su Periscope il proprio suicidio sotto la metro
Ha filmato il proprio suicidio diffondendo le immagini live sull’applicazione di video streaming di Twitter, Periscope. E ora la giustizia francese ha aperto un’indagine dopo che alle 16 e 29 di ieri pomeriggio una ragazza diciannovenne di Egly, nel Dipartimento dell’Essonne, nello sconfinato hinterland parigino, ha filmato in diretta, trasmettendolo sulla popolare applicazione, la propria morte. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza si è buttata sui binari proprio mentre arrivava un convoglio di un treno suburbano, il RER C, qualche minuto dopo aver inviato un sms a qualcuno che conosceva bene per avvertirlo della decisione di togliersi la vita e la sua morte è stata seguita in diretta da centinaia di persone. Il macchinista che era alla guida del convoglio che non ha fatto in tempo a frenare e che ha travolto la ragazza e due testimoni che hanno visto la scena sono stati colti da malore e soccorsi dai medici intervenuti sul luogo della tragedia, medici che non hanno potuto far altro che constatare la morte della diciannovenne.
In molti video, alcuni dei quali ora non più accessibili perché rimossi da Periscope, la giovane donna, con lunghi capelli castani e occhi scuri, che appare sotto pseudonimo, dà appuntamento ai suoi fan alle ore 16: «Cosa accadrà potrebbe essere molto scioccante», avverte la ragazza. Che dice: «Se ci sono minori che stanno guardando, non rimanete». E poi ancora, lasciando presagire il suicidio: «Sono arrivata al punto in cui non c’è più nulla che mi interessa, nulla che mi rende felice, niente che mi dà la forza di alzarmi la mattina». Ma, poi, in un’alternanza di stati emotivi instabili, rassicura le persone che la seguono: «Non ho detto che sto per suicidarmi, stop!».
Quindi l’sms inviato a qualcuno, pochi minuti prima della morte, «per informarlo delle sue intenzioni».
Nelle ultime parti del video, una schermata nera, sembra filmare i minuti finali della giovane donna. I commenti di coloro che frequentano la scena parlano da soli: «Ha saltato in diretta!», scrive qualcuno sotto choc. Altri chiamano la polizia. Che, infatti, rivelerà: «siamo stati allertati intorno alle 16 e 30 da un utente di Periscope che sosteneva di essere in contatto con la donna».
Pochi minuti dopo le immagini su Periscope mostrano un vigile del fuoco che si china e raccoglie il telefono della ragazza. Dietro di lui un convoglio della RER.
«Non appena avremo i primi risultati degli accertamenti sul telefono cellulare della vittima e dei dati forniti da Periscope, cercheremo di chiarire i motivi del suo gesto e si potranno allargare le indagini già aperte», ha detto il procuratore di Evry. Ma, secondo una fonte giudiziaria, citata dall’agenzia France Press, la diciannovenne «avrebbe parlato di uno stupro e indicato l’aggressore» in uno dei video postati.
Interpellata sulla vicenda, Twitter, proprietaria della piattaforma Periscope prende le distanze e replica: «Non commentiamo su casi individuali per motivi di privacy e sicurezza», spiega Ian Plunkett, portavoce di Twitter, ricordando che esiste un’apposita pagina su Twitter per segnalare atti di autolesionismo e potenziali suicidi, la stessa pagina che è stato utilizzata per segnalare la diciannovenne di Egly il cui video è stato poi rapidamente rimosso da Twitter.