Caso Pizzarotti, Di Maio scarica tutto su Grillo: “E’ lui a decidere le espulsioni”

16 Mag 2016 8:10 - di Redazione

Federico Pizzarotti presenterà le sue controdeduzioni alla sospensione dal M5S. «Ne ha diritto. Speriamo possa dimostrare che non ci ha tenuto nascosto ravviso di garanzia per tre mesi». E se la questione finisse in tribunale? «Allora dovrete rivolgere la domanda a un giudice». Luigi Di Maio affronta direttamente la questione del provvedimento contro il sindaco di Parma. E chiarisce: «C’è una procedura in corso. E io non ho alcun potere di decidere sospensioni o espulsioni, quello spetta al garante che è Beppe Grillo. Gli altri partiti mi imputano delle responsabilità perché sono in cerca di visibilità», spiega a “Il Corriere della Sera“.

«Non ho il potere di decidere sospensioni. È Beppe il garante del Movimento»

Grillo nel suo post parla di «danno di immagine» per la vicenda e prefigura anche contraccolpi elettorali. Lei teme che il caso vi possa nuocere alle Amministrative a Roma o in altre città? «Penso che ci premierà il fatto di applicare le regole e di non stare attenti a chissà quali strategie per la campagna elettorale nascondendo la polvere sotto il tappeto». Non teme nemmeno spaccature all’interno del M5S? «Quando si fanno rispettare le regole le spaccature non ci sono. Ci possono essere differenze di opinione e le rispetto». Matteo Renzi ha detto che per il Pd c’è la questione morale, per voi quella umorale. «A Renzi chiedo che fine ha fatto il sindaco di Lodi, che è agli arresti domiciliari, gli chiedo se non sia il caso di farlo dimettere per una vicenda immorale». Ma avevate anche provato a tendere una mano al Pd sulla prescrizione: non esiste la possibilità di dialogo su qualche altra legge? «Abbiamo teso una mano per la legge elettorale e lui si è incontrato con Silvio Berlusconi, sulle norme anticorruzione ha preferito Verdini: io spero sempre che ci sia la possibilità di fare una legge buona nell’interesse del Paese, ma ogni volta che proviamo Renzi si chiude nel berlusconismo o nei suoi derivati». Ma non avete progetti da sottoporre ai dem? «Guardi, questa settimana noi proporremo la nostra carta dell’onestà, che contiene le nostre idee per combattere la corruzione. Non basta una legge anti-corruzione, ma servono dei contenuti seri. Parliamo di misure economiche per salvaguardare le piccole medie imprese».

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