Bologna: agenti aggrediti, occupata una chiesa (fotogallery)
Per due anni e mezzo ha fatto finta di nulla. Ma ora, con le elezioni alle porte, la giunta a guida Pd di Bologna è stata costretta a passare, con colpevole ritardo, agli sgomberi dei palazzi occupati in città. Una decisione politicamente strategica che ha richiamato in strada i più violenti e facinorosi dei Centri Sociali decisi ad alzare le mani contro gli agenti chiamati a tutelare gli sgomberi. Se ne è avuta riprova a via Irnerio dove una palazzina di proprietà dell’ospedale Sant’Orsola, al civico 13, era stata abusivamente occupata nel 2013 da una cinquantina di persone, sostenute dal sindacato Asia-Usb. Nei giorni scorsi, dopo che si era diffusa la notizia di un rinvio dell’esecuzione programmata per il 20 aprile del sequestro, cui è sottoposto da tempo l’immobile, gli occupanti erano stati protagonisti di una manifestazione in Comune, a Palazzo D’Accursio. Alcuni erano saliti su una tettoia e c’erano stati spintonamenti con la Polizia municipale. Ieri i nuovi episodi. In poco tempo, mentre si procedeva allo sgombero, il sindacato Asia-Usb ha mobilitato gruppi di persone che, dopo essersi presentati con alcuni striscioni e bandiere davanti agli agenti in assetto antisommossa, li hanno aggrediti.
I manifestanti, una trentina, si sono scagliati contro gli agenti schierati davanti all’ingresso dello stabile. Quando il gruppo ha provato ad avvicinarsi con l’intenzione di “forzare” il blocco, sono partite alcune manganellate di alleggerimento e uno degli attivisti ha riportato una ferita alla testa. Uno degli occupanti, un africano, si è rifugiato sul tetto del palazzo e, da lì, ha inveito contro gli agenti brandendo una sbarra di ferro.
Attivisti di Asia-Usb e famiglie di occupanti attorno a mezzogiorno hanno fatto irruzione, per protesta, nella chiesa di Santa Maria e San Domenico della Mascarella, poco lontano dall’edificio sgomberato in via Irnerio. Poco prima avevano tentato di fare lo stesso nel Santuario della Beata Vergine del Soccorso, in via del Borgo, ma erano stati anticipati dalle forze dell’ordine, non riuscendo ad entrare.