Vienna: “Chiuderemo il Brennero. Il Tirolo è diventato una sala d’attesa”
L’Austria insiste e fa la voce grossa sul flusso di migranti e richiedenti asilo, ribadendo che la chiusura del Brennero potrebbe essere un caso estremo a cui ricorrere se permarrà l’attuale situazione, che per gli austriaci sta diventando insostenibile per due motivi congiunti. «Se L’Italia continuasse a far passare i migranti e la Germania dovessero continuare a monitorare il suo confine come fatto finora, «avremmo un serio problema», ha detto durante una riunione del suo partito, lo Sphe, il ministro della difesa austriaco Hans Peter Doskozil, annunciando che il suo Paese potrebbe chiudere completamente il valico del Brennero: «Dobbiamo andare in offensiva». E in caso di emergenza «chiederemo all’Italia di poter controllare noi sul territorio», ha aggiunto mettendo in guardia sul rischio di un Tirolo trasformato in “sala d’attesa”. «Dobbiamo andare in offensiva», ovvero – ha spiegato di nuovo – «annunciare controlli di confini e creare le misure legislative», ha detto in riferimento dell’inasprimento del diritto d’asilo in Austria che scatterà il primo giugno prossimo. L’Austria ha fissato un tetto di 37.500 richieste d’asilo per quest’anno ma finora sono già arrivate 16.550-17.000 domande. Mentre perdutra questo braccio di ferro, dall’Italia risuona l’ennesima presa di posizione del presidente della Repubblica Mattarella contro la barriera che Vienna vorrebbe erigere al Brennero. Il tutto mentre i migranti in Italia stanno continuando ad arrivare a frotte dalla mattinata. 558 migranti sono giunti nel porto di Reggio Calabria; e nel canale di Cagliari la nave mercantile greca “Rizopon”, ha fatto sbarcare 235 migranti di diverse nazionalità. Tra l’altro non sono ancora terminate al porto di Palermo le operazioni di identificazione dei quasi 900 migranti salvati nel Mediterraneo dall’equipaggio della nave militare norvegese Siem Pilot, di cui 138 i minori.