Roma, picchiato e minacciato di morte perché “figlio delle guardie”
Picchiato e minacciato di morte dai bulli solo perché figlio di genitori appartenenti alle forze dell’ordine. Ma per i suoi aguzzini è il figlio delle “guardie” e tanto basta per perseguitarlo. La vittima è un ragazzo di 14 anni che frequenta la scuola media e la vicenda – sulla quale indagano ora i carabinieri – si è svolta ad Acilia e va avanti da almeno otto mesi. Gli episodi denunciati sono sette. La prima aggressione – come riferisce il Messaggero – è dello scorso 6 luglio. Il ragazzino viene picchiato da un quartetto di balordi, viene gettato a terra e preso a calci, tentano addirittura di soffocarlo con le bretelle dello zaino. Il ragazzino finisce al pronto soccorso del “Grassi”. Gli scrivono sul braccio col pennarello una minaccia di morte. Minacce ripetute e scritte contro la vittima anche nei bagni della scuola frequentata dal ragazzo. Seguono altri agguati e ancora minacce (a fine novembre la vittima viene minacciata con un coltello perché ha denunciato le persecuzioni) fino allo scorso 23 febbraio quando il ragazzino preso di mira si sente male per la paura. I genitori sono disperati e accusano: la colpa di nostro figlio è quella di avere genitori che indossano una divisa. Le istituzioni ci hanno lasciati soli.