Bersani punge Renzi: «Prima rottamava, ora resuscita gente come Verdini»
«Non è vero che abbiamo bisogno di Verdini come non era vero che avevamo bisogno di Berlusconi con il Patto del Nazareno. È una scelta, Renzi scelga se vuol fare quello che rottama o quello che resuscita e su questo bisognerebbe fare una discussione anche congressuale». Pier Luigi Bersani rompe il silenzio nel quale si era spontaneamente relegato per qualche settimana e torna all’attacco di Matteo Renzi: «Devo riconoscere a Renzi una straordinaria qualità: è riuscito a cambiare le papille gustative di un bel pezzo dell’area democratica e dell’informazione. Il mondo di Verdini risulta improvvisamente commestibile. Io continuo a trovare questa cosa sorprendente», spiega l’ex segretario del Pd. A chi gli chiede se il premier stia cercando di cacciarlo dal partito, per annullare anche gli ultimi barlumi di opposizione, Bersani replica: «Se uno riesce a buttarmi fuori deve avere un gran fisico…». Ma, spiega, il “no” arrivato dalla maggioranza del Pd all’anticipo del Congresso è “una risposta arrogante, tranciante”. «Una discussione la faremo comunque, ci vedremo a Perugia», spiega Bersani, facendo riferimento alla convention della minoranza Pd che si terrà l’11, 12 e 13 marzo. «Mi spiace che non si veda che un po’ di gente sta cercando di raffigurare un Pd ospitale per un’idea di sinistra. Se non si apprezza questo sforzo vuol dire che non si sta capendo cosa sta succedendo», sottolinea Bersani soffermandosi sul rifiuto, da parte della maggioranza del Pd, di fare in anticipo una discussione congressuale. L’ultima battuta di Bersani è sulla discièlina di partito: «Se uno che vota la fiducia non è in maggioranza, uno che non la vota non è all’opposizione, sono tutti voti aggiuntivi e disgiuntivi…eccoci approdati finalmente nella Casa delle Libertà».