Germania, il centrodestra plaude alla vittoria dell’anti-Merkel. Alfano no

14 Mar 2016 14:30 - di Ginevra Sorrentino

In Germania vola la destra anti-immigrati: che in controluce si legge anche: schiaffo alla Merkel. È innegabile infatti che la politica sull’immigrazione abbia penalizzato la cancelliera: o meglio, la campagna elettorale incentrata sulle necessità di porre un’argine all’invasione sistematica di migranti e richiedenti asilo, ha consegnato la vittoria al partito Alternativa per la Germania (AfD), la formazione di centrodestra che ha ottenuto i maggiori consensi alle elezioni regionali di domenica 13 marzo, riuscendo a entrare per la prima volta nei tre parlamenti regionali in cui si è votato: Baden-Württemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt. Proprio laddove la Cdu, il partito centrista guidato dalla cancelliera Merkel, ha invece perso in due dei tre Länder dove si sono rinnovate le assemblee legislative: contro i Verdi in Baden-Württemberg e contro i socialisti della SPD in Renania-Palatinato. E se è vero che le elezioni regionali valevano soprattutto come referendum sulle politiche dell’accoglienza per i rifugiati e i profughi varate e difese oltre l’indifendibile dalla Merkel, allora è altresì vero che il verdetto popolare ha bocciato sonoramente la politica “senza frontiere” della cancelliera.

Merkel, il dopo elezioni in Germania nei commenti del centrodestra italiano

Un cambiamento di rotta, quello invocato alle urne dai tedeschi che oggi, a 24 ore dalla consultazione elettorale e della sconfitta della Merkel, apre a nuovi scenari politici e a nuove sinergie europee. «Al di là della credibilità politica di chi ha visto incrementare i propri voti, è molto importante che ci sia stata nell’elezione dei lander tedeschi una chiara sconfitta di Anghela Merkel», ha commentato allora, tra gli altri, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che poi a stretto giro ha anche aggiunto: «La sua politica di apertura a profughi e clandestini è stata catastrofica per la Germania e per l’Europa intera. È bene che la Merkel venga ridimensionata… Ma non bisogna lasciare spazio a gruppi estremisti per gestire una politica di maggiore severità nei confronti dell’immigrazione. È un compito che si deve assumere il centrodestra europeo. Una linea da Partito Popolare – ha concluso Gasparri –  di cui fa parte un leader prestigioso e realistico come il premier ungherese Orban. Non il PPE della resa a clandestini e profughi della Merkel. Hanno ragione l’Ungheria e gli altri Paesi che chiedono maggiore fermezza. Ha ragione l’Austria che guarda con sospetto all’Italia di Renzi che importa clandestini che poi cerca di diffondere nell’intera Europa. Non bisogna bloccare solo le rotte balcaniche degli immigrati, ma anche quelle mediterranee che invece Renzi fa solcare dalle navi della Marina Militare trasformate in fiancheggiatrici dei trafficanti di persone. I cui proventi sono balzati nel 2015 a 6 miliardi di euro proprio per colpa di Renzi e della sua politica».

«Per i giornali italiani in Germania hanno vinto i razzisti… roba da matti»

E sull’idea che anche in casa nostra il centrodestra unito debba rappresentare il baluardo contro illegalità e clandestinità d’importazione migratoria converge naturalmente anche il leader del Carroccio Matteo Salvini che, nel commentare il risultato delle elezioni in Germania, e nel riportare il dato alla nostra realtà politico-sociale, ha sostenuto: «Per i giornali italiani in Germania hanno vinto i razzisti, gli xenofobi, i fascisti, roba da matti…Dipingono l’Afd come qualcosa che assolutamente non è…d’altra parte se non voti quelli che vogliono loro scatta il meccanismo; se qualcuno mette in discussione l’Europa attuale, l’euro e questa immigrazione, è razzista». Così, in reazione a tanta e tale anti-propaganda mediatica – e non solo – Salvini ha annunciato che chiederà a breve «un incontro ai vertici dell’Afd», probabilmente già «la settimana prossima».

Ma per il ministro Angelino Alfano invece…

Su posizioni diverse, invece, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che da Adrano, nel catanese, dove ha partecipato all’inaugurazione dell’asilo nido comunale intitolato ad Aylan Kurdi, (il piccolo profugo morto durante un naufragio e divenuto simbolo del dramma migratorio) ha sostenuto: «Le destre nazionaliste avanzano dove c’è la sensazione di non riuscire ad arginare il fenomeno della migrazione». Un fenomeno che, come ricordato dallo stesso titolare del Viminale, «interessa tutta l’Europa» e rispetto al quale occorre in prima istanza agire proteggendo «le frontiere esterne dell’Unione Europea, per rendere la circolazione interna libera e sicura». E magari meno congestionata…

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