Di Battista da’ per perse Napoli e Milano: “Puntiamo su Roma e Torino”

21 Mar 2016 8:00 - di Redazione

“Si voterà nel 2017, comunque vada il referendum sulla riforma costituzionale. Renzi non potrà reggere ancora a lungo. E noi saremo pronti”. Alessandro Di Battista, deputato e membro del Direttorio dei Cinque Stelle, vede già le Politiche da qui a un anno. Ma con il Fatto quotidiano parla anche di molto altro: dalle Comunali, fino alla natura del M5s. Come affronterete la campagna per le Comunali? Abbiamo ottimi candidati, e a Roma e a Torino abbiamo concrete possibilità di fare un grande risultato.

“Punteremo sui temi, mentre gli altri parati pensano solo alle poltrone”.

Guardi il centrodestra, che ha trasformato Roma nel terreno dove contendersi la leadership. Salvini giura che nei ballottaggi voterebbe per voi. E perfino la Meloni ha detto che sosterrebbe la vostra candidata Virginia Raggi. Perché? “Con ritardo preoccupante, il segretario della Lega si è reso conto che Berlusconi lavora per Renzi, anche con la candidatura di Bertolaso a Roma, debolissima. Gli stessi forzisti in Parlamento mi ripetono che nella Capitale l’obiettivo del loro capo è lasciare campo aperto al Pd. Si vocifera da settimane di contatti tra Lega e M5s per un patto di desistenza in varie città. Assolutamente falso, nessuno dei nostri è stato contattato. Noi non trattiamo”.

“Nessun accordo con la Lega”, spiega Di Battista

Come fareste a mettere ordine nel caos del Campidoglio? Avete idea di cosa trovereste? Noi chiediamo datempo i dati sui debiti contratti dal Campidoglio con i derivati, ma il governo continua a negarceli Abbiamo fatto interrogazioni parlamentari sul tema, ma anche il ministro Boschi alla Camera di fatto non ci ha risposto. Li nascondono. Lei tempo fa ha detto: “Se dovessimo vincere a Roma, avremmo subito degli scioperi”. Non ricordo se ho usato esattamente queste parole, ma di certo le forze della continuità reagirebbero. Diversi dirigenti proverebbero a metterci i bastoni tra le ruote. Senza una squadra adeguata potreste essere travolti in pochi mesi. La stiamo creando. Avremo persone con le competenze giuste, in giunta e fuori. I nomi di alcuni assessori li renderemo noti prima del voto. Quel che conta è che romperemo il meccanismo degli appalti, perché non dobbiamo favori a nessuno. Noi non riceviamo finanziamenti per campagne elettorali faraoniche. Mi hanno raccontato che Fassino a Torino spenderà un milione di euro. Vorrei sapere da chi ha preso questo denaro”.

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