Eva Klotz, dalla sfida all’odiata Italia alla pensione d’oro targata Italia
Odia l’Italia ma si porterà a casa una pensione faraonica di quasi un milione di euro. Tutta tricolore. E per l’esattezza 946mila e 175 euro. Eva Klotz, la “pasionaria” altoatesina che da quarant’anni reclama la secessione del Südtirol dall’Italia e la sua annessione all’Austria, è salita agli onori delle cronache ma non per battaglie politiche vinte, come quella secessione del Trentino Alto Adige su cui ha promosso anche un referendum consultivo per l’indipendenza della regione. Di lei ora si parla per il vitalizio che incasserà per la sua attività di consigliere provinciale e regionale, una somma corposa che le verrà corrisposta dalla tanto odiata Roma. Come spiega il Corriere della Sera la cifra nasce in virtù della nuova legge votata dalla regione autonomista e che taglia, comunque, del 20 per cento circa un precedente vitalizio.
Klotz e il sistema pensionistico altoatesino
Il sistema pensionistico per i politici altoatesini è abbastanza generoso. In pratica, fino alla riforma del 2014 consiglieri regionali e provinciali potevano incassare la pensione, non come accade a tutti i semplici cittadini mese per mese, ma in un colpo solo. La quota da liquidare veniva, infatti, liquidata sull’aspettativa “abbondante” di vita. Una norma molto generosa che aveva però generato nel 2014 polemiche poiché c’erano stati alcuni politici che avevano incassato una pensione superiore al milione. La procura aveva aperto un’inchiesta e la Regione era stata costretta a fare marcia indietro e a rivedere i calcoli. La Klotz dopo lo scandalo per le pensioni d’oro, insieme ad altri suoi colleghi, si era impegnata a restituire la somma. Nel frattempo è stata approvata una nuova legge regionale che ha previsto un taglio del trattamento, fermo restando inalterata la possibilità per i politici di incassare quanto maturato mensilmente o in un’unica soluzione. La Klotz è tra quelli che hanno optato per la soluzione tutto e subito.
Ma chi è Eva Klotz?
È la prima dei sei figli avuti dal padre Georg Klotz, aderente all’organizzazione terroristica Befreiungsausschuss Südtirol, detto “Il Martellatore della Val Passiria” per la sua attività dinamitarda. A 25 anni è entrata in politica dichiarando: «La mia infanzia è stata segnata dalle vicende di mio padre». Negli anni successivi è stata prima consigliera comunale a Bolzano e poi consigliere provinciale. Nella prima seduta del consiglio, Eva Klotz si è presentata vestita con un Dirndl, da cui deriva il suo soprannome “La Pasionaria”. Qualche anno dopo in disaccordo con la posizione della Südtiroler Volkspartei (favorevole ad un’autonomia sudtirolese all’interno dello Stato italiano), è uscita dal partito. Nel 1989 è fondatrice e leader dell’Union für Südtirol, ma dopo il congresso del 5 maggio 2007 ha dato l’addio al partito per dare vita al Süd-Tiroler Freiheit. In questo nuovo movimento Klotz ha ideato di mettere ad ogni valico (su strada o sentiero di montagna) un cartello che recita: «Süd-Tirol ist nicht Italien!» ovvero tradotto in italiano, «L’Alto Adige non è Italia».
E’ veramente assurdo pagare una pensione ad una nemica dell’Italis.