Saldi al via, ma la crisi ancora incombe pesantemente: parola di Confesercenti
Saldi al via in 4 Regioni: ma riusciranno le svendite d’occasione ad avere la meglio su recessione e clima inusualmente avverso? Se lo augura, tra gli altri, anche Confesercenti, sperando che gli sconti rappresentino una «boccata di ossigeno» per un settore «ancora in crisi» e che solo nell’ultimo anno ha visto la chiusura di «10.000 negozi di moda, 27 al giorno» a fronte di «meno di 5000 nuove aperture»… Oltretutto, ribadisce peraltro l’associazione degli operatori del commercio, alla mannaia della recessione che ha inflitto tagli soprattutto all’ambito commerciale relativo all’abbigliamento, si è aggiunto negli ultimi mesi il copo di grazia inferto da un clima mite che, certo, non ha indotto all’acquisto di capi pesanti, in altri anni spese quasi obbligatorie di stagione.
Saldi al via: ma la crisi ancora incombe
Dunque, è partita la corsa ai saldi, al via già in 4 Regioni, e previsti in tutta Italia entro il 5 gennaio, che saranno «una occasione» sia per i clienti che troveranno assortimenti superiori alla media, sia per i negozianti, alle prese con l’andamento al ribasso delle vendite degli ultimi mesi anche a causa del clima mite. A sottolinearlo è soprattutto Confesercenti, che alle previsioni di settore unisce l’augurio che gli sconti rappresentino una «boccata di ossigeno» per un settore «ancora in crisi» che ha registrato anche nell’ultimo anno migliaia di chiusure di negozi di moda soprattutto. Una realtà amara che smentisce – nei fatti e con la veridicità numerica delle chiusure registrate ancora negli ultimi dodici mesi – gli ottimistici successi rivendicati dal governo Renzi tra spot proagandistici e annunci fantascientifici. I saldi possono portare «una boccata d’ossigeno» anche alle imprese del commercio di abbigliamento, tessile e calzature. Un settore che – secondo le proiezioni dell’Osservatorio Confesercenti – non è ancora uscito dalla crisi: nel 2015 si stima che abbiano cessato l’attività quasi 10.000 negozi, circa 27 al giorno, a fronte di meno di 5.000 nuove aperture. Le regioni dove il numero di imprese si è ridotto di più sono Sicilia e Lazio (-674 attività), seguite dalla Campania (-547). «Speriamo che i saldi – ha aggiunto allora il presidente Fismo, l’associazione che riunisce i commercianti del settore moda di Confesercenti, Roberto Manzoni – aiutino gli esercizi che, come dimostrano le troppe chiusure di impresa, non sono affatto usciti dalla crisi. Per questo, torno a ribadire l’importanza di questo strumento che va tutelato ed ulteriormente regolamentato, con l’istituzione di una data unica d’inizio e fine in tutta Italia. L’auspicio – ha quindi concluso Manzoni – è che questo periodo di saldi possa compensare le vendite e consentire alle imprese di iniziare l’anno in positivo, segno di una crisi che ci si augura possa essere definitivamente superata». Ma che, evidentemente, ancora incombe pesantemente.
Il colpo di grazia del meteo inusuale
Nel dettaglio, dunque, «come sempre – ricorda Confesercenti in una nota – Basilicata e Campania sono state le prime a dare il via ai saldi in queste ore. Come la Sicilia, che in questo 2016 ha scelto di anticipare l’avvio. Quasi tutte le altre Regioni, invece, hanno optato per rispettare la data di partenza unica delle vendite di fine stagione fissata al 5 gennaio, giorno prima dell’Epifania, dall’accordo siglato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 24 marzo 2011». «I saldi rappresentano un’occasione sia per i consumatori che per i commercianti – ha spiegato ancora il Presidente di Fismo Roberto Manzoni– specialmente in un anno come quello che si è appena concluso, caratterizzato da un autunno dal clima molto mite, fatto che ha inciso sulle vendite stagionali. E visto che le condizioni meteorologiche non hanno invogliato all’acquisto di capi invernali, i clienti avranno a disposizione un assortimento di prodotti superiore alla media da acquistare a prezzo fortemente ribassato». La merce abbonda, la perturbazione tanto attesa ha cominciato a riportare freddo e pioggia, e gli sconti dovrebbero fare il resto. Basterà ad avere la meglio su protafogli messi già a dura prova dalle festività natalizie e sulla stangata dei nuovi rincari scattata ancor prima dei saldi?