La Peroni, la “bionda” più famosa d’Italia, finisce in mano giapponese…
Un’altra “bionda” italiana che emigra? Il produttore di birre giapponese Asahi Group Holdings punta infatti ad acquistare la bionda italiana Peroni, leader per decenni nel settore della birra. Asahi, secondo quanto riporta il quotidiano giapponese Yomiuri, dovrebbe presentare un’offerta probabilmente già la prossima settimana per acquistare i marchi Peroni e l’olandese Grolsch di proprietà di SabMiller. Il prezzo totale dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,12 miliardi di euro (400 miliardi di yen). La vendita dei due marchi è voluta da AbInbev come condizione per il closing con SabMiller.
La Peroni nacque prima dell’unità d’Italia
La Peroni, nata nel 1846 a Vigevano, rappresenta uno dei marchi più solidi della nostra industria. Trasferitasi a Roma, ebbe nel Novecento filiali e fabbriche in tutta Italia. Durante la guerra la società mise a disposizione di chi aveva bisogno l’acqua dei pozzi in suo possesso. Dopo la guerra, negli anni del boom economico, la Peroni puntò sulla pubblicità, utilizzando tra l’altro testimonial del calibro di Mina, Ugo Tognazzi, Renzo Arbore e moltissimi altri, anche se gli italiano ricordano certamente bene la prima, la splendida modella e attrice tedesca Solvi Stubing (indimenticabile il suo “chiamami Peroni, sarò la tua birra”). Ha sponsorizzato le nostre nazionali di calcio e di rugby.