Erdogan “rivaluta” Hitler, anzi no. Ma in Turchia “Mein Kampf” è libro cult
Erdogan anche stavolta l’ha fatta grossa: indica la Germania di Adolf Hitler come «modello di presidenzialismo». Si è trattato certamente di un infortunio. Tuttavia è capitato nel giorno sbagliato perché, come si osserva su la Repubblica, dal 1° gennaio, il manifesto dell’ideologia nazista, Mein Kampf può essere stampato in tutto il mondo. Ma in Turchia è già pubblicato da un pezzo. E si scopre che in pochi anni è diventato un libro-cult, vendendo 30mila copie.
Tutto è cominciato nel corso di una conferenza stampa di ritorno dalla visita ufficiale in Arabia Saudita, alla domanda se un sistema presidenziale fosse possibile, mantenendo un modello unitario di Stato, Erdogan ha risposto: «Ci sono esempi in tutto il mondo. E ci sono anche esempi del passato. Quando guardate alla Germania di Hitler, lo vedete. E ci sono altri esempi in altri Paesi ».
Per il leader turco, «quello che conta è che un sistema presidenziale non dia fastidio al popolo per come viene applicato. Se garantisci la giustizia, non ci saranno problemi perché la gente vuole e si aspetta giustizia». Le parole sono state riportate dall’agenzia di stampa Dogan, che fa capo a un gruppo editoriale critico con Erdogan il quale in passato lo ha sanzionato imponendogli tasse colossali, con una registrazione del botta e risposta. «La metafora sulla “Germania di Hitler” — si leggeva in un comunicato — è stata distorta da alcune fonti e usata con un significato opposto ». Precisazione: «Se un sistema viene abusato può portare a una cattiva guida che si trasforma in un disastro come nella Germania di Hitler». La nota rilevava infine come il Presidente avesse dichiarato l’Olocausto, l’antisemitismo e l’islamofobia come crimini contro l’umanità.