Il centrodestra (che non c’è) oggi vincerebbe facilmente le elezioni

14 Gen 2016 7:39 - di Redazione
centrodestra

«Le previsioni dei sondaggi sono che il Pd vada a diminuire anziché riprendersi». Per questo il Cavaliere sprona il centrodestra: «Ha l’obbligo di diventare protagonista alle prossime elezioni: uniti siamo in vantaggio, ma avremmo difficoltà al ballottaggio». Al momento, la lista unitaria di Lega, FI e Fratelli d’Italia avrebbe più di mezzo punto di vantaggio sui democrat: 31,4% contro 30,7%. Il Movimento 5 Stelle, che viaggiava con il vento in poppa, segna il passo. Penalizzato da quanto sta emergendo dall’inchiesta sulle presunte infiltrazioni camorristiche nel Comune di Quarto. Rispetto alla rilevazione effettuata prima di Natale, il M5S lascia per strada un punto e scende dal 29,7 al 28,7. Anche il Pd deve fare i conti con il segno meno, visto che perde lo 0,2% rispetto a dicembre. Una flessione dovuta anche agli effetti del crac delle banche sui risparmiatori.

La lista unitaria di centrodestra avrebbe più di mezzo punto di vantaggio sul PD

La verità, spiega Masia, è che il «Pd ha iniziato a calare dall’elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. Da un mese la caduta si è arrestata e il dato è stabile: oscilla tra il 30 e a 31%». La novità, semmai, è rappresentata dal balzo del centrodestra. «Piano piano, sta crescendo. Favorito dalla prevalenza di temi come l’immigrazione e il terrorismo. Tutto ciò che ruota intomo alla sicurezza è terreno fertile per le forze di centrodestra», sostiene il numero uno di Emg. Sono soprattutto Lega e Fratelli d’Italia a trascinare la coalizione: il partito di Giorgia Meloni sfonda il muro del 5%, il Carroccio tocca quota 16%. Quanto a FI, resta intorno all’11%. Tutt’altra partita, però, si giocherebbe al ballottaggio, dove il Pd continua a restare favorito rispetto al centrodestra. «Il partito di Matteo Renzi beneficerebbe dell’apporto di una fetta dell’elettorato del M5S, che al secondo turno voterebbe per il Pd», rivela Masia, secondo cui al ballottaggio i democrat vincerebbero di quattro punti sul centrodestra.

Al ballottaggio i grillini voterebbero a sinistra

Uno scenario, non a caso, temuto da Berlusconi, che – si legge su “Libero” – davanti a deputati e senatori è tornato a promettere il suo ritorno sulla scena per ribaltare la situazione: «Con me in campo possiamo superare il 42% e vincere al primo turno. Senza, FI calerebbe ancora e saremmo esclusi dalla contesa». E se al ballottaggio andassero Pd e M5S, «vincerebbero i grillini». Da qui l’imperativo: «Battere il M5S». La previsione, però, deve ancora scontare gli effetti della bufera giudiziaria che sta investendo fl M5S in Campania. «È possibile che il riflusso che sta subendo il M5S sia dovuto a porzioni di elettori che, sulla scorta del caso Quarto, si stanno rifugiando nell’astensione o stanno prendendo la direzione della Lega. Ne sapremo di più tra una settimana, non è una sentenza definitiva», invita alla cautela Masia, secondo cui è anche possibile un «nuovo balzo» grillino se la reazione dei vertici del movimento agli sviluppi dell’inchiesta sarà percepita come efficace da parte dell’elettorato.

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