Attacchi kamikaze a Giakarta: sette morti. Arrestati quattro terroristi

14 Gen 2016 10:01 - di Giorgia Castelli

Un altro attentato. Questa volta a essere colpita è stata Giakarta, la capitale dell’Indonesia: il Paese con il più alto numero di musulmani nel mondo. Sei forti esplosioni hanno scosso il centro della città dove si trovano la zona commerciale, il Sarinah shopping center e la sede dell’Onu. Tre kamikaze si sono fatti esplodere: i morti sono sette e diversi sono i feriti, inclusi quattro attentatori. Tra le vittime c’è anche un cittadino olandese che lavorava per le Nazioni Unite.

Attentato a Giakarta, il presidente Widodo: è terrorismo

La polizia ha parlato di incursioni alle quali hanno partecipato tra i dieci e i quattordici uomini armati. Quattro sospetti attentatori sono stati arrestati. Il presidente, Joko Widodo, dal canto suo, ha parlato di “atti di terrorismo” e ha inviato i cittadini a «non avere paura. Non soccomberemo di fronte a un attacco così atroce. Chiedo a tutta la popolazione di mantenere la calma, la situazione è sotto controllo».

L’attacco a un caffè Starbucks

Secondo le prime ricostruzioni, c’è stato un attacco kamikaze in un caffè Starbucks del centro e un assalto a mano armata contro un comando di polizia. La guardia di sicurezza di una banca, Tri Seranto, ha detto di aver visto almeno cinque assalitori, tra cui due kamikaze che si sono fatti esplodere nel locale. L’uomo ha aggiunto che si trovava in strada quando ha visto alcuni uomini entrare nello Starbucks caffè e saltare in aria uno dopo l’altro. Altri attentatori, ha detto la guardia, sono entrati pistole alla mano in un comando di polizia, dal quale ha sentito arrivare colpi di arma da fuoco. Più tardi l’uomo ha visto un agente di polizia morto e altri tre seriamente feriti. Ha detto ancora di non essere rimasto ferito nelle esplosioni in quanto si trovava a una certa distanza, ma abbastanza vicino da poter essere testimone dell’attentato. Due assalitori sono fuggiti con gli agenti che li inseguivano.  Poi sono riprese le sparatorie e solo dopo ore la polizia di Giakarta ha annunciato che l’attacco nel centro della città è finito e che le forze di sicurezza hanno il controllo della situazione.

Il messaggio di “emergenza” dell’ambasciata Usa

L’ambasciata americana a Giacarta ha diffuso un “messaggio di emergenza” dopo gli attacchi consigliando a tutti i cittadini statunitensi di evitare l’area nelle vicinanze dell’hotel Sari Pan Pacific e della piazza Sarinah della città.  Mentre la catena Starbucks ha annunciato che tutti i propri caffè di Giacarta rimarranno chiusi fino a nuovo ordine. Per quanto non sia stato ancora rivendicato, l’attentato –  il primo attacco terroristico a Giacarta dopo quello contro gli hotel Marriott e Ritz nel 2009 – segue una minaccia dell’Isis lo scorso dicembre, quando lo Stato islamico aveva preannunciato un’azione che avrebbe messo l’Indonesia “sotto la luce dei riflettori”. In Indonesia, il Paese con il più alto numero di musulmani al mondo, prevale un Islam moderato ma è anche presente una frangia conservatrice, e si calcola che tra le file dell’Isis in Siria e Iraq siano presenti anche militanti indonesiani.

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