Predappio, l’ex casa del fascio “rivive”: ospiterà un centro studi sul Novecento

10 Dic 2015 12:24 - di Giorgia Castelli

Dopo le polemiche è arrivato l’accordo. La ex casa del fascio di Predappio (Forlì-Cesena), uno dei più famosi esempi di architettura razionalista, da anni in disuso, passa al Comune e diventerà la sede di un centro di documentazione e studi sulla storia del Novecento. L’immobile fu costruito, nel paese natale di Benito Mussolini, dal regime fascista, nell’ambito di un corposo piano urbanistico che ha reso Predappio un esempio di architettura del periodo.

Predappio, l’ex casa del fascio passa al Comune entro 120 giorni

L’accordo per la valorizzazione, firmato dall’Agenzia del Demanio, dal Comune di Predappio e dal ministero dei Beni culturali, prevede il passaggio gratuito dell’immobile al Comune, entro 120 giorni, secondo le procedure del federalismo demaniale culturale. L’utilizzo culturale della ex Casa del fascio è da tempo richiesta dal sindaco di Predappio Giorgio Frassinetti (Pd) per fare del paese romagnolo un luogo di studio sulla storia del Novecento. Il programma di valorizzazione prevede una riqualificazione del bene in grado di costruire un centro di carattere internazionale capace di mantenere vivo lo scambio e il dialogo con altri enti e istituzioni anche grazie alla sua natura polifunzionale alimentata dalla presenza di una biblioteca, un’emeroteca e una videoteca, oltre a sale espositive e aree adibite alla ristorazione.

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