Violenza sulle donne: una settimana di corsi di autodifesa gratuiti col kickboxing

21 Nov 2015 12:30 - di Redazione

Una penna, un mazzo di chiavi, il portafoglio. Ma anche la borsa o una bottiglia d’acqua: se usati nel modo giusto, gli oggetti che ogni donna porta con sé quotidianamente, possono aiutare a sventare un’aggressione. Come? A spiegarlo è la FIKBMS (Federazione italiana Kickboxing, Muai Thai, Savate e Shoot Boxe) che, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, lancia, con il patrocinio della Polizia di Stato, “Colpita, affondato”, una settimana di corsi e stage gratuiti di difesa personale (elenco delle strutture aderenti all’iniziativa sul sito www.fikbms.net).

Autodifesa contro la violenza più becera

«Quando un uomo usa violenza contro una donna tocca il punto più basso che possa raggiungere. E se nella lotta alla violenza di genere sono stati fatti notevoli passi avanti, non è ancora il momento di mollare perché questo fenomeno aberrante va sconfitto. E lo sport, in questo percorso, ha un ruolo importante » spiega Donato Milano, presidente della FIKBMS. «La Federazione ha deciso di dedicare due settimane l’anno a corsi gratuiti di difesa femminile in corrispondenza del 25 novembre e dell’8 marzo – prosegue Milano -. Con “Colpita, affondato” intendiamo offrire alle donne gli strumenti per potersi difendere e al contempo vogliamo lanciare un messaggio: per affondare una volta per tutte la violenza è necessario trovare il coraggio di denunciare. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia».

Un italiano ai vertici della Wako

Il termine “Kickboxing” (letteralmente “Tirare di calcio e di pugno”) nasce negli USA ufficialmente nel 1974 con il nome di “Fullc ontact karate”. Per l’esattezza, era il 14 settembre 1974 quando nella Los Angeles Cow Sports Arena venne presentato il primo Campionato del Mondo Professionistico che si disputò tra un pugno di americani e pochi europei. Nel 1976, le stesse persone che a Los Angeles avevano promosso il primo Mondiale Pro, fondarono la World association of all style karate organizations (Wako). Nel 1978 si tennero a Berlino i primi veri e propri Campionati del Mondo, seguiti da quelli di Tampa (Florida) nel 1979 e da quella data ininterrottamente ogni due anni. Nel 1980, a causa del successo che il Full Contact Karate incontrò in Europa, nacquero dei contrasti con le Federazioni di Karate esistenti e per evitare problemi politico-sportivi, la Wako decise di lasciar cadere l’uso della parola Karate associata a Full Contact e nacque così il termine di Kickboxing (sintesi di “kicking” e “boxing”) che immediatamente dava l’idea di cosa i praticanti stessero facendo: tirare di calcio e di pugno. L’attuale presidente della Federazione italiana Ennio Falsoni non solo è il presidente della Wako dal 1984, ma egli è il naturale successore degli ideatori, degli inventori di questa disciplina che ormai è dilagata nel mondo ed è praticata da milioni di persone.

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