Un bottino da milioni di euro: banda rom derubava le griffe dell’alta moda
Svaligiavano aziende dell’alta moda, organizzando furti in “trasferta” dalla Lombardia alla Toscana. Per questo 12 uomini di età compresa tra i 23 e i 47 anni, tutti cittadini romeni o originari della Romania, sono stati arrestati. Altri due sono ricercati.
Una decina di colpi e un bottino da alcuni milioni di euro
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in nove mesi, tra febbraio e ottobre 2014, la banda avrebbe messo a segno almeno 10 colpi, più quattro tentati, per lo più nell’hinterland fiorentino, riuscendo a ricavarne un bottino del valore di alcuni milioni di euro. L’ipotesi è che la merce rubata, che consisteva in prodotti di pelletteria e comprendeva anche capi di collezioni non ancora commercializzate, venisse immessa sul mercato nero dopo essere stata spedita al Sud. Dalle indagini, coordinate dalla procura di Firenze e condotte dalla squadra mobile, infatti, è emerso che i romeni avevano contatti regolari con un ricettatore campano.
Derubati i marchi più noti dell’alta moda
A far scattare l’operazione è stato, in particolare, un furto compiuto nell’aprile del 2014 ai danni della “Bulgari accessori” di Firenze. In quella occasione furono trafugati borse e altri articoli per un valore di circa 350mila euro. Ma tra le aziende di pelletteria colpite spiccano anche altri marchi blasonati dell’alta moda: Tom Ford, Ferragamo, Prada, Gucci, Brunello Cucinelli e Chanel. Due furti sono avvenuti anche in provincia di Udine. L’operazione, ha spiegato il questore di Firenze Raffaele Micillo, «è un messaggio» rivolto a tutte le aziende di moda che operano sul territorio, «con le quali si sta cercano una strategia comune per prevenire i furti».
Una banda di appartenenti «al mondo rom»
È stato poi il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, a spiegare che i componenti della banda appartengono «al mondo rom» e agivano in modo «seriale e organizzato». La base operativa dell’organizzazione criminale era a Trezzo sull’Adda (Milano). I colpi venivano messi a segno da gruppi di massimo 10 persone, che agivano dopo aver rubato un furgone. Spesso il mezzo veniva usato come ariete.