Terrorismo, in tutto il mondo la risposta è il Natale. Solo da noi la sinistra non lo vuole

28 Nov 2015 11:05 - di Guglielmo Federici

Una risposta per fronteggiare l’attacco terroristico sta sicuramente nel rimanere noi stessi, onorando le nostre liturgie, festeggiando le nostre tradizioni, a partire dalle imminenti Festività natalizie. La differenza sta tra chi con convinzione decide di proseguire sulla via delle nostra civiltà e chi invece arretra sistematicamente sul fronte indentitario. Cancellare il Natale, edulcorarlo, annullare recite scolastiche come presidi e insegnanti tanno facendo in questi giorni con la complicità della sinistra “illuminata” e buonista è demenziale, è segnale di sottomissione, di sconfitta. Prendiamo esempio, come sempre, dagli altri, da quelli che cercano di non arretrare.  Inizia Bruxelles a tornare alla normalità: aprono i mercatini di Natale con un grande spettacolo di luci e musica in centro, nelle zone che erano state chiuse dalla scorsa per il blitz anti-terrorismo. Naturalmente vigeranno controlli di sicurezza supplementari, incluse perquisizioni. Negozi e centri commerciali saranno tutti aperti normalmente questo fine settimana ed oltre. Anche scuole e metro  riprenderanno in toto attività e orari normali. La decisione è stata presa dalle autorità regionali e della città.

Natale in Australia

Andando acora più lontano, un australiano ha stabilito un record mondiale illuminando un albero di Natale nella capitale, Canberra, con 518,838 luci scintillanti. Guinness World Records ha confermato che David Richards ha battuto il record per la maggior luci un albero di Natale artificiale, detenuto negli ultimi 5 anni dalla Universal Studios Japan a Osaka con 374.280 lucine. Richards, un avvocato di Canberra e uomo d’affari, ha riunito un gruppo di volontari, tra cui un ingegnere elettrico, un ingegnere strutturale, saldatori, carpentieri, muratori per erigere l’opera su un albero in acciaio di 22 metri. In L’iniziativa è finalizzata alla raccolta fondi per la sindrome della morte improvvisa dei neonati.

Natale alla Casa Bianca

Intanto giunge alla Casa Bianca, puntuale anche quest’anno, l’albero di Natale ufficiale che verrà decorato ed esposto nella Blue Room della residenza presidenziale per tutta la durata delle festività. Ad accoglierlo la first lady Michelle Obama, accompagnata dai due “first dogs”, Bo e Sunny. Si tratta di un abete alto oltre cinque metri e mezzo proveniente da Landsdale, in Pennsylvania. Ed è dal 1966 che membri della National Christmas Tree Association presentano ogni anno alla Casa Bianca l’albero di natale ufficiale, ossia quello dhe simbolicamente introduce il clima delle festività.

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