La rivincita di Silvio: «Ue senza leader, su Libia e Putin avevo ragione»

16 Nov 2015 12:47 - di Carlo Marini

«Lo dico con dispiacere e preoccupazione, in Europa c’è una drammatica carenza di leadership. In particolare l’Europa si sta dimostrando incapace di gestire sia l’ordinaria amministrazione, sia emergenze come quella del terrorismo internazionale e dell’immigrazione clandestina. Non c’è una politica estera comune e men che meno una politica di difesa comune». Così Silvio Berlusconi intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. «La guerra all’Isis – spiega a Mix24 – è una necessità per tutti i Paesi civili, non solo di questo o di quello Stato, perché è uno scontro tra la nostra civiltà da una parte e chi invece come l’Isis rappresenta l’odio, la superstizione, il terrorismo. E non è una singola nazione ad essere minacciata, ma tutto il mondo civile». Quindi stigmatizza l’atteggiamento della Ue nei confronti della Russia. «Putin è consapevole della necessità di un’azione comune contro il terrorismo ma non è disposto ad aspettare le incertezze e le paure dell’Occidente», aggiunge il Cavaliere. «L’ha fatto in Siria nell’unico modo possibile ed ha accettato anche di pagare un prezzo per questo». «Quanto d Hollande – prosegue Berlusconi – ho troppo rispetto per una nazione così crudelmente colpita per esprimere oggi un giudizio o valutazioni sulla linea politica del suo presidente. Posso soltanto dire che la Francia in questi anni si è distinta per il suo interventismo deleterio come dimostra il caso della Libia, comunque capitato prima della presidenza Hollande. Mi auguro che il sangue che è stato versato a Parigi serva non solo ad Hollande, ma a tutti i leader europei per capire la necessità di estirpare il male alla radice».

Silvio Berlusconi: «Deleterio bombardare la Libia»

Bombardamenti contro Gheddafi? «Io non li ho accettati, li ho subiti, esprimendo tutta la mia contrarietà. E non c’era niente da accettare – spiega il leader di Forza Italia – perché i bombardamenti erano già in corso, il 19 marzo 2011 a Parigi quando c’è stato il vertice cruciale per decidere una posizione comune sulla Libia, quando io e gli altri capi di governo siamo arrivati, venimmo a sapere che Sarkozy aveva già mandato i suoi caccia a bombardare le truppe di Gheddafi». Alla domanda di Minoli: pensa di aver pagato anche per le sue scelte in politica internazionale? Berlusconi replica secco: «Sì, certamente. Ma è un discorso esteso e ne parliamo un’altra volta».

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