Renzi sbeffeggiato anche dai suoi: «A furia di dare bonus, finiamo malus»
Il latino è una lingua sublime, immortale. Applicata alla politica, diventa addirittura eccezionale. In una battuta esprime un concetto, amplifica una sofferenza, rivela un’inquietudine. Ed ora aiuta a svelare il tormento che agita il governo, l’incertezza che colpisce anche i probi che a Matteo hanno dedicato anima e corpo. “L’idea di chiamare i 500 euro ai 18enni ‘carta bonus’? A forza di parlare di bonus qui finiamo malus”. La battuta è del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, ospite del programma di Rai Radio2 Un Giorno da Pecora, condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. “Sì, ma ogni volta col bonus degli 80 euro, il bonus da questa parte, il bonus da quell’altra. Non sono d’accordo nel proporla in questo modo. E’ un’iniziativa interessante – dice il sottosegretario – che deve essere strutturata”. Infine, a chi gli chiede se usare questi termini possa essere un modo per vincere le elezioni Zanetti replica: “Una politica fatta da una parte di critiche populiste, mosse dall’opposizione, e dall’altra, in maggioranza, di bonus, indubbiamente nei sondaggi potrebbe pagare”. Così, con una battuta, un alleato doc di Renzi demolisce il renzi-pensiero, irride all’uso non proprio appropriato del latino per esaltare la presunta bontà di una idea, manda al macero l’ambiziosa rivoluzione della Leopolda e tutto quel che, non molto tempo fa, da quelle parti chiamavano “rottamazione”, new style, rivoluzione di usi e costumi, superamento di una politica imbolsita, consunta, sorpassata. E’ la modernità presuntuosa del leader venuto da Firenze che viene affossata, battuta, sconfitta. Basta un semplice “malus” pronunciato alla Rai. Senza remore. Renzi è avvisato. Tempi duri per chi osa parlare in latino.