Nuova bufera sulla Curia di Brindisi: fermato prete per pedopornografia (VIDEO)

26 Nov 2015 19:29 - di Guido Liberati

Un sacerdote di Ostuni, Francesco Legrottaglie, di 67 anni, già condannato una ventina di anni fa per atti di libidine violenta su due ragazzine, è stato arrestato e posto ai domiciliari da agenti della polizia postale di Brindisi perché trovato in possesso di materiale pedopornografico. Dopo essere stato cappellano nell’ospedale Perrino di Brindisi, è al momento assegnato ad una parrocchia di Ostuni. Nel corso di una perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato nel suo pc numerosi file pedopornografici. L’arresto è stato eseguito in flagranza di reato, informato il pm di turno presso la procura di Brindisi, Milto Stefano De Nozza. Legrottaglie era stato arrestato la prima volta nel 1992, quando era cappellano militare a Bari, per atti di libidine compiuti su due ragazzine qualche tempo prima, quando era parroco ad Ostuni. Furono i genitori delle due vittime a denunciare la vicenda. Dopo la condanna, il religioso è stato all’estero e nel 2010, su indicazione della curia, è stato nominato cappellano dell’ospedale Perrino dove è retribuito come collaboratore della Asl di Brindisi.

Monsignor Talucci e i due casi di preti pedofili

Il prete in question poté beneficiare della sospensione condizionale della pena, dopo la condanna. Per anni è stato missionario in Congo. Nel 2011, quando è tornato, l’allora arcivescovo Rocco Talucci ha pensato bene di mandarlo a prestare servizio all’ospedale Perrino. Lo stesso monsignor Talucci era stato ascoltato nel giugno scorso, in qualità di persona informata sui fatti, sull’arresto di Don Giampiero Peschiulli accusato di violenza sessuale aggravata con abuso di autorità su due chierichetti (all’epoca dei fatti, nel 2002, tredicenni). Peschiulli è sotto processo per aver compiuto atti sessuali sui due chierichetti fino al 2014. Era stato smascherato da un servizio delle Iene, seguito poi da indagini dei carabinieri di Brindisi. Secondo l’accusa, il parroco era stato coperto” dall’allora arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Rocco Talucci. I genitori di due ragazzi che avrebbero subito abusi nel 2002 (fatti ormai prescritti) avevano infatti raccontato di aver segnalato all’arcivescovo quanto verificatosi e di aver ricevuto come risposta un invito a non denunciare. Talucci è stato di recente sentito dalla procura di Brindisi e, pur confermando di aver incontrato i parenti dei due giovani, ha negato di aver mai sconsigliato di formulare querela. Ora l’altro caso, che va a gettare ombre pesantissime sui vertici della Diocesi.

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