Non è Hasna il kamikaze che si è fatto esplodere, ma il terzo uomo ritrovato
Il kamikaze che si è fatto esplodere mercoledì scorso durante il blitz nel covo dei terroristi a Saint-Denis non sarebbe Hasna Ait Boulahcen, la ragazza di 26 anni, ma il terzo terrorista il cui corpo è stato ritrovato questa notte nell’appartamento. È quanto afferma I-Télé.
Ad affermare che Hasna non è morta da kamikaze è Jean-Michel Decugis, giornalista di I-Télé. “È il terzo terrorista che si è fatto esplodere con la cintura esplosiva. Di rimbalzo ha fatto esplodere la donna”, afferma il giornalista. Come confermato dalla procura di Parigi, questa notte, tra le macerie del covo di jihadisti preso d’assalto dalle forze speciali alla rue du Corbillon, nel centro storico di Saint-Denis, sono stati ritrovato i resti del corpo di un terzo uomo ancora senza nome, oltre a quelli già identificati di Abdelhamid Abaaoud e della cugina Hasna. Le indiscrezioni del giornalista di I-Télé sono state poi confermate dalla polizia.
Si apprende anche che una furiosa litigata tra i due fratelli Abdeslam sarebbe avvenuta giovedì sera, nel loro appartamento di Molenbeek, proprio alla vigilia delle stragi di Parigi: la testimonianza, da prendere con le pinze, arriva da un loro vicino di casa nonché amico di famiglia, intervistato per l’ultima puntata di Envoyé Special, andata in onda ieri sera su France 2. Giovedi’ 12 novembre. I due fratelli del terrore, Salah e Brahim, il primo ancora in fuga, il secondo esploso da kamikaze al Comptoir Voltaire, si sono duramente scontrati. “Quella sera ero a casa. Ho sentito una litigata, una litigata pazzesca. Mi sporgo dalla finestra e vedo i due fratelli che se ne dicono di tutti i colori”. Motivo? “Io non vado se non mi date i soldi!”, avrebbe detto uno dei due. “No, no, tu andrai eccome!, ha risposto l’altro. E ancora: “Io senza grana non mi muovo, non ci vado!”.
Intervistato a volto coperto il vicino di casa racconta che i due avevano “cominciato a pregare e a fare sport da tre mesi” . “Si allenavano da tre mesi, pregavano da tre mesi, hanno smesso di fumare da tre mesi”. Cosa significa questo? “Si preparavano alla guerra. E’ cosi’ che fa la gente di Molenbeek, ne conosco diversi. Si allenano a full contact, al krav maga. Non vogliono arrivare sul teatro di guerra senza sapere come si combatte”.