Niente processo per 11 antagonisti. Li ha salvati Mauro Moretti. Ecco come
La “grazia” stavolta non l’ha concessa il presidente della Repubblica, ma l’ex ad di Trenitalia, oggi direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti. A ottenerla sono stati 11 antagonisti, che Moretti aveva chiamato a processo per una contestazione del 2011 e nei confronti dei quali però ora ha deciso di rimettere la querela, ponendo fine al procedimento.
Moretti rimette la querela ed evita l’accompagnamento coatto in aula
Ma come mai Moretti, noto come manager dal polso fermo, ha deciso di graziare gli antagonisti? Una spiegazione esplicita non è stata fornita, ma a ricostruire i fatti sorge il sospetto che il numero uno di Finmeccanica abbia qualche problema di incompatibilità – d’agenda, s’intende – con la giustizia italiana. La remissione della querela, e quindi lo stop al processo, è arrivata, infatti, giusto in tempo per evitargli l’accompagnamento coatto in tribunale da parte dei carabinieri. Una misura disposta dal giudice di pace di Genova, dopo che già in precedenza il manager non si era presentato in udienza.
Gli antagonisti a processo per le contestazioni alla festa del Pd
Il giudice, di fronte all’assenza non giustificata, aveva disposto l’accompagnamento dell’ex ad di Trenitalia già nel febbraio scorso, ma il suo avvocato aveva rilevato un errore nella notifica della citazione e il provvedimento era stato ritirato. Moretti aveva querelato gli antagonisti in relazione a una contestazione che subì nel settembre 2011, quando doveva partecipare a un dibattito sull’alta velocità a una festa del Pd e ad attenderlo, oltre ai militanti dei centri sociali, c’erano anche i familiari delle vittime della strage di Viareggio, per la quale Moretti è stato poi rinviato a giudizio nel 2013, un anno prima di essere “promosso” da Renzi a Finmeccanica.