La svolta di Brugnaro: «Grandi navi a Venezia? Sì, ma devono pagare»
Grandi navi a Venezia purché le compagnie paghino. Dopo aver pensato di vendere un quadro di Klimt all’asta per risanare la città di San Marco, il sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro ha annunciato – in un’intervista al Corriere della Sera – un’altra proposta per fare cassa: far pagare l’ingresso delle grandi navi da crociera nella laguna. Una sorta di “biglietto d’ingresso”, perché, ha spiegato Brugnaro, non dovrebbe essere una vera e propria tassa.
Brugnaro: c’è una trattativa con gli armatori
Il sindaco ha incontrato nei giorni scorsi gli armatori della navi da crociera. «C’è una trattativa ed è avanzata – ha aggiunto – ma non è ancora definitiva, non posso dire molto di più. Non la chiamerei comunque tassa, è un termine che non mi piace. Credo che saranno loro stessi a fare un’offerta alla città». Per dare nuove risorse alle asfittiche casse del Comune, Brugnaro vorrebbe agire anche sul fronte dell’afflusso dei turisti. «Purtroppo – ha detto – non c’è una legge che mi consenta di tassare i turisti. Ho chiesto al governo di poter fare una Ztl pedonale, solo per il centro storico. Vorrei un pagamento diversificato a seconda del periodo di permanenza. Chiaramente l’accesso resterà libero per i residenti e i lavoratori». Se l’accordo con gli armatori va in porto riuscirà a dare una botta d’ossigeno alla città: «In cassa – ha detto il sindaco – ho solo duecentomila euro e devo pagare ottanta milioni di spese ordinarie all’anno e fra fronte a un debito di 800 milioni».