Cosa fare di Expo? Il nuovo commissario di Roma ne regala un pezzo ai migranti
L’Expo ha chiuso i battenti e dopo i fuochi d’artificio e le feste nei padiglioni il sito è piombato in un silenzio surreale. Non c’è traccia delle migliaia di persone che hanno affollato il Decumano per 184 giorni. Tutto è stato archiviato e ora si pensa al futuro dell’area. Per smontare tutti i padiglioni dell’Expo ci vorrà un anno e le idee e le proposte sulla riutilizzazione futura della zona sono tante. Tra queste stanno prendendo corpo il progetto di un campus universitario della Statale e di un’agenzia dell’innovazione. Ma mentre si discute, c’è chi è passato subito ai fatti destinando una porzione della vasta area Expo agli immigrati.
Expo, il prefetto di Milano “regala” il campo base ai profughi
A farlo è stato il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca che, prima di lasciare il suo vecchio incarico per assumere quello di commissario di Roma, ha pensato bene, come si legge sul Giornale, di “donare” la struttura ai profughi. Il prefetto ha, infatti, chiesto alla società di gestione dell’Expo di mettere a disposizione dei profughi il campo base. La questione è stata già messa all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione presieduto dal commissario Giuseppe Sala, sempre più lanciato verso la candidatura a sindaco del Pd a Milano. E la risposta di Sala all’ex prefetto potrebbe essere alquanto scontata.
Expo, la struttura del campo base
Il campo base si trova sul territorio di Rho, al confine con Milano e a poche centinaia di metri dal sito espositivo. È suddiviso in palazzine modulari contrassegnate dai numeri che vanno da uno a ventisette e hanno ospitato durante i cantieri i tecnici, gli operai, gli impiegati lontani da casa e da maggio a ottobre carabinieri, poliziotti e personale della Finanza. Nello spazio c’è un’armeria, una mensa da seicento posti, una sala ricreativa, un’infermeria. E anche un’area lavanderia. Un’area super accessoriata e super servita: a circa 900 metri c’è, infatti, anche un centro commerciale, una banca, un uffico postale, una farmacia, una tabaccheria e un supermarket.
L’emergenza casa
Ma l’iniziativa di Tronca di destinare il campo base all’accoglienza dei migranti è destinata a far discutere. Matteo Salvini durante la sua visita all’Expo aveva auspicato che l’area Expo non diventasse «una baraccopoli». Non solo, con circa ventimila famiglie in attesa di un alloggio popolare solo a Milano la destinazione ai profughi alimenterà nuove e accese proteste.