Tolleranza zero a Roma: “salta-fila” minaccia il suicidio dal Colosseo
Alta tensione nel centro di Roma dopo la doppia ordinanza del Prefetto Tronca che vieta l’attività dei finti centurioni romani all’esterno del Colosseo e quella dei risciò per le strade della città. Oggi un uomo si è arrampicato sui cornicioni del Colosseo e ha minacciato il suicidio. Fin dalla mattinata sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno cercato di farlo desistere e alla fine ci sono riusciti. «Io voglio lavorare, voglio vedere il prefetto Tronca», ha detto l’uomo, che a quanto pare vende tour e biglietti di musei ai turisti. L’ordinanza del Prefetto, la stessa che ha proibito centurioni e risciò, vieta espressamente anche l’attività di intermediazione e promozione turistica in strada. Quelli che in sostanza vengono chiamati “salta-file” perchè con un sovrapprezzo garantiscono a gruppi di turisti di entrare in siti archeologici o musei senza appunto fare la fila. Nell’ordinanza di Tronca tali attività sono proibite perchè “lesive anche dei princìpi di leale concorrenza commerciale”. Dopo circa due ore di protesta l’uomo che si era arrampicato sul Colosseo è sceso in strada. «Paghiamo le tasse, siamo italiani e vogliamo lavorare. Con questa ordinanza siamo tutti a spasso e andranno fallite 45 agenzie turistiche che danno lavoro a 2000 persone», ha detto.
Centurioni e risciò, decine di blitz dei vigili
La “tolleranza zero” del commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca si è già concretizzta nel sequestro di decine di carrelli a tre e quattro ruote e nell’allontanamento dei centurioni. Il provvedimento stabilisce il divieto di «qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati dietro corrispettivo in denaro». È il primo dei tre provvedimenti firmati mercoledì 25 novembre, tutti contro fenomeni «dannosi e potenzialmente pericolosi in occasione del Giubileo Straordinario».