Alfano: «70 profughi ricollocati». Ma non parla dei 120mila spariti nel nulla

7 Nov 2015 8:14 - di Franco Bianchini

La grande “capacità” di Alfano e del governo Renzi è quella di negare l’evidenza. O meglio, di piegarla, stravolgerla, presentarla al contrario. Di fronte all’emergenza profughi e all’invasione dei migranti, con il record di arrivi sulle nostre coste, numeri da far paura, Alfano canta vittoria. E durante l’audizione delle commissioni riunite Affari costituzionali di Camera e Senato, arriva a cantar vittoria perché 20 profughi sono stati ricollocati in Francia e 50 in Spagna.

Alfano canta vittoria ma è una sceneggiata

In totale fanno 70. Un numero ridicolo di fronte alla valanga di immigrati che arrivano ogni giorno in Italia. Ma Alfano, con una bella dose di faccia tosta, come ha detto Calderoli in una battuta sarcastica su Facebook, «si è pavoneggiato». «Complimenti! – ha aggiunto il vicepresidente del Senato – 70 che se ne vanno a fronte di quanti presenti illegalmente sul nostro territorio? Nemmeno lui lo sa, perché su almeno 170mila arrivati, 120mila sono spariti nel nulla! Mentre lui si pavoneggia la Slovenia acquista chilometri di filo spinato da posizionare al confine con la Croazia, e la Svezia si ribella alle quote dicendo stop agli arrivi. Di fatto, il famoso piano europeo che Renzi aveva come al solito spacciato per una grande conquista si sta rivelando un flop clamoroso. Finché non si prenderà atto che l’unica ricetta valida è quella della difesa dei confini e del respingimento degli irregolari, aiutandoli a casa loro, la situazione non potrà far altro che peggiorare. Forse a qualcuno conviene che questo succeda…», ha concluso Calderoli.

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