Tragedia al Balloon Festival, precipita una mongolfiera: morti due giovani
Due studenti dell’Istituto “Olivetti” di Matera sono morti in seguito alla caduta di una mongolfiera che stava partecipando, nel cielo di Montescaglioso (Matera), al Balloon Festival, una manifestazione in cui si esibiscono palloni aerostatici. I due ragazzi si sarebbero lanciati dal cestello della mongolfiera, perché – secondo le prime testimonianze – si sarebbero spaventati per una perdita di quota del pallone aerostatico. Il manovratore della mongolfiera, un settantaduenne, è ferito ma vivo. Su di lui è stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica per omicidio colposo plurimo. E’ ancora imprecisato il motivo della perdita di quota della mongolfiera: si parla di un principio di incendio. Certo è che, nonostante l’incidente occorso ai due sfortunati ragazzi, la mongolfiera attira sempre più appassionati. Un fascino che attrae soprattutto le generazioni più giovani.E sono infatti parecchi i Balloon Festival in giro per l’Italia. C’è chi attraversa le Alpi inseguendo un record e c’è chi, semplicemente, brinda in quota con la sua dolce metà: cresce in Italia la pratica del volo in mongolfiera, attività sportiva e, insieme, esperienza romantica sulle orme di Jules Verne. Uno sport estremo, una moda in espansione e anche un business fatto di raduni, voli a pagamento e imprese leggendarie. Su questo puntano le cinque compagnie aeree autorizzate dall’Enac e concentrate nel Nord e nel Centro Italia. I ‘top gun‘ del volo dolce non sono comunque molti: solo un’ottantina di persone ha il brevetto, conquistato dopo un selettivo esame teorico e pratico. E tra loro una ristretta élite ha l’abilitazione per trasportare altri passeggeri, anche con palloni record in grado di sollevare 20 persone. “C’è sempre più interesse per questa esperienza – spiega Nello Charbonnier, pilota valdostano, pluricampione italiano e imprenditore nel settore – è un volo che affascina tutti quanti, sei in un cestino di vimini con una vista magnifica a 360 gradi”. Gli appuntamenti e le opportunità di fare il battesimo del volo con meno di 100 euro si sono moltiplicati negli ultimi anni. I 20 raduni in calendario crescono di anno in anno: il Ferrara Balloon Festival è diventato un gigantesco evento turistico che richiama centinaia di migliaia di persone. “In Italia si vola sempre, senza interruzioni stagionali – aggiunge Charbonnier, patron anche di un raduno internazionale intorno al Monte Bianco che si svolge a febbraio – sulle Alpi i periodi migliori sono in autunno e in inverno quando le condizioni meteorologiche sono più stabili, siamo avvantaggiati rispetto ad altre zone d’Europa dove le finestre per prendere quota durano solo qualche mese”. Il segreto della mongolfiera è la sua semplicità, rimasta praticamente intatta dalla fine del settecento quando i fratelli Montgolfier fecero alzare in cielo il primo aerostato. “Rimane lo sport dell’aria più sicuro che ci sia perché tecnologicamente è il più semplice”, assicura ancora Charbonnier. “Un pallone con aria calda che sale e che scende e un bruciatore – aggiunge – questo è tutto quello che serve per volare”.