Presi i writers della metro di Roma: si erano alleati con giovani immigrati
Quattro writers che imbrattavano i treni della metropolitana di Roma ad Anagnina sono stati identificati e denunciati. Lo comunica, in una nota, l’Atac, che informa: «Ieri alle 16.30 circa – spiega la nota – gli ispettori della Security di Atac hanno individuato quattro ragazzi sospetti aggirarsi nei pressi del tronchino della metro nella stazione Anagnina. Allertate le forze dell’ordine, due dei quattro writers sono stati prima bloccati ed identificati dagli agenti e quindi condotti in caserma per essere denunciati e fotosegnalati. Successivamente, grazie alle dichiarazioni rese dai due ragazzi fermati, sono stati identificati e denunciati anche gli altri due membri del gruppo di vandali». Proseguendo nell’identificazione, la nota spiega: «Veniva riscontrata la presenza di writers stranieri che insieme a quelli italiani operavano congiuntamente in danno delle strutture del trasporto pubblico romano. L’operazione si inserisce all’interno di una più ampia indagine partita a fine agosto che l’azienda ha messo in campo per frenare gli atti di vandalismo contro il patrimonio aziendale e che danneggiano gravemente il decoro di mezzi e infrastrutture.
Writers, nuove “alleanze” per imbrattare la Metro
Roma vive da tempo la minaccia di alcune centinaia di writer impuniti che si aggirano con bombolette di acido in mano. Lo usano per sfregiare in maniera indelebile i vetri dei bus, della metro, delle cabine telefoniche, dei negozi. Le sfide e le denuncie non sono mancate, ma pare che la sfida alle forze dell’ordine e ai sistemi di sorveglianza, ai lucchetti e ai cancelli che dovrebbero proteggere le entrate dei tunnel della metropolitana capitolina sia più forte del rischio di essere presi. Basta un piede di porco, a volte un piccone, e mentre la città dorme i treni vengono ricoperti di graffiti e disegni che non vanno più via. Anzi, via via gli imbrattatori hanno alzato il tiro ingaggiando quasi una sfida internazionale con i loro omologhi di altri paesi. A Roma già si stavano allenando a fare alleanze trasversai con giovani migranti.