Adesso Grillo fa l’anti-americano: “USA dalla parte sbagliata della storia”

19 Ott 2015 6:51 - di Redazione

“Gli Usa sono dalla parte sbagliata della storia”. Beppe Grillo si traveste da anti-americano per arringare le migliaia di simpatizzanti del Movimento 5 Stelle accorsi all’autodromo di Imola per la festa a 5 Stelle. Tra una difesa dell’utopia e un inno al reddito di cittadinanza, il comico-guru che vorrebbe togliere il proprio nome dal simbolo del Movimento si lancia anche in una invettiva contro il Ttip, l’accordo commerciale tra Usa ed Europa che a suo dire sarà un disastro per la vita dei consumatori e una manna per multinazionali e colossi della grande distribuzione: “Voglio poter commerciare con il Brasile, con la Russia, con la Cina, voglio poter dire no alle importazioni dagli Usa senza incorrere in una multa milionaria. Gli Stati Uniti sono dalla parte sbagliata della storia, è evidente”, si legge su “Libero“.

“Il lavoro deve venire da voi”: la svolta utopista di Grillo

“Io voglio che la gente rimanga qua in Italia perché ci vive bene. E il lavoro deve venire da me”, è poi lo slogan usato da Grillo. Il lavoro bisogna trovarlo vicino a casa “a 500 metri e non a chilometri che sei costretto a prendere i treni dell’alta velocità. Noi vogliamo una società a cento all’ora, non a trecento all’ora”. Insomma, “lo diceva Kennedy nel ’68, il Pil è un’allucinazione”. Nel M5S è mosso dalla ricerca di “un senso alternativo del mondo: noi siamo disadattati perché non ci adattiamo a nessuno”, spiega. “Tutti i grandi visionari – continua – mettevano al centro il lavoro per 3/4 ore perché poi c’è la tua vita. Bisogna mettere al centro sempre l’individuo – ribadisce – non le cose ma i servizi”. Quindi rivolgendosi alla folla di attivisti presente li esorta: “Prendete coscienza di ciò che volete dalla vostra vita, il pensiero è il vostro non di qualcun’altro e ricordatevi che tutte le cose vengono mediate. Non ci deve essere più un guru o l’elevato – scherza riferendosi rispettivamente a Casaleggio e a se stesso – sta a voi. L’utopia ci manda avanti”.

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