Salvini “boccia” il ritorno del Cav.: “Ha fatto il suo tempo, si faccia da parte”

28 Set 2015 7:04 - di Redazione

Salvini vorrebbe mordersi la lingua in pubblico. Si sente però provocato dal Berlusconi che continua a dire che il giovane Matteo è bravo, sa parlare: purtroppo solo alla pancia degli elettori. Il leader azzurro lo ha ripetuto due volte in due giorni, l’altro ieri da Atreju di Giorgia Meloni, ieri alla kermesse di Mariastella Gelmini. Non parla alla testa e al cuore dei moderati che non vanno più a votare, più sfiduciati che arrabbiati, più disincantati che pronti a saltare su una ruspa e abbattere i campi rom e ad affondare i barconi di migranti. Quindi, è la tesi del leader di Fi, è utile al centrodestra ma non è il leader adatto a vincere. Matteo si era promesso di non essere troppo spigoloso in vista di un imminente incontro con Berlusconi che avrà come tema principale le candidature a sindaco. In testa quella a Milano. Salvini però non sopporta di essere trattato da Berlusconi come un utile giocatore d’attacco, un titolare di una squadra che deve essere a impronta moderata, con un allenatore che decide moduli di gioco e si chiama sempre Silvio Berlusconi.

Salvini non accetta il giudizio di Berlusconi – “parla solo alla pancia” – su di lui

«Ha fatto il suo tempo – ha confidato ai fedelissimi, secondo “La Stampa” – può fare il padre nobile, dare consigli, mettere in campo la sua classe dirigente, meglio se rinnovata, ma non può dare patenti politiche. Io giro l’Italia tutti i giorni, incontro imprenditori, artigiani, operai, persone m giacca e cravatta e sono incazzati con Renzi e questo governo servo della Merkel. Sono moderati o estremisti? Non lo so, ma sono categorie superate. Come lo sono le categorie di centrodestra e centrosinistra».

Meloni e Salvini vorrebbere che Berlusconi uscisse dal PPE

Il messaggio ad Arcore Vorrebbe essere più morbido, ma poi Salvini non ce la fa quando ha davanti la sua gente, come ieri sera a Verona dove ha mandato un messaggio chiaro e forte ad Arcore. «Le nostre porte sono aperte per mandare a casa questo governo. Facciamo accordi con tutti ma solo ai nostri patti e sui nostri programmi. E difficile che chi è alleato con la Merkel in Europa sia alleato della Lega in Italia». Un punto che all’incontro di Atreju Meloni aveva ricordato al Cavaliere: «La collocazione europea, caro presidente, è una questione molto importante e che ci vede molto distanti», ha detto la leader di Fratelli d’Italia, che ha proposto una grande manifestazione contro Renzi come quella del 2 dicembre del 2006 (premier Prodi).

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