Pena di morte in Georgia, giustiziata una donna: è la prima volta in 70 anni

30 Set 2015 14:02 - di Redazione

Pena di morte negli Usa: l’appello del Papa non ha fermato il boia. Kelly Renee Gissendaner, 47 anni, la donna condannata a morte per l’omicidio del marito, è stata giustiziata nel carcere di Jackson con un’iniezione letale. In Georgia non accadeva da 70 anni. In generale negli Stati Uniti l’esecuzione di donne è un fatto raro e ne sono state giustiziate solo 15 (a fronte di 1.400 uomini) da quando nel 1976 la Corte Suprema ha ripristinato la pena di morte. Nonostante il clamoroso appello del Papa la commissione della Georgia non ha voluto accogliere la richiesta. I suoi membri non hanno voluto fornire una motivazione per la decisione, precisando soltanto che hanno esaminato con molta attenzione la sua richiesta d’appello prima di pronunciarsi. Nell’istanza presentata dai suoi avvocati, si sostiene che la condanna è inappropriata perché la Gissendaner non ha materialmente commesso l’omicidio del marito che è invece avvenuto per mano dell’allora amante, Gregory Owen. La donna è stata tuttavia considerata la mandante. Owen è stato invece condannato all’ergastolo, ma nel 2022 potrebbe uscire in libertà condizionata.

Pena di morte negli Usa, le esecuzioni non si fermano

Gissendaner doveva essere giustiziata il 25 febbraio scorso, ma l’esecuzione fu rinviata al 2 marzo a causa del maltempo. Anche in questo caso, i suoi legali riuscirono a posticipare l’esecuzione perché le fiale letali, con le quali doveva essere giustiziata, apparivano contenere parti estranee. E la mano del boia non si ferma. Giovedì prossimo è prevista l’esecuzione di Alfredo Prieto, 49 anni, originario di El Salvador, colpevole di aver ucciso 9 persone in California e Virginia tra il 1988 e il 1990. Nel 1992 ha invece stuprato e ucciso una 15enne in California. Nello stesso anno, in Virginia, ha massacrato tre giovani poco più che ventenni. Tuttavia, nonostante sia giudicato un serial killer, Prieto è affetto da disabilità mentale e solo la Corte Suprema può bloccare all’ultimo momento l’esecuzione. L’ultima condanna capitale eseguita in Virginia risale al 2013. Prieto sarà giustiziato con un’iniezione letale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *