Ocse, previsione da panico: «Nel 2015 un milione di profughi in Europa»

22 Set 2015 12:00 - di Ezio Miles

L’Ocse  ha appena sfornato una previsione sconvolgente. «L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo»: è quanto scrive l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel documento sulle prospettive migratorie presentato a Parigi. “L’attuale crisi umanitaria – osservano gli esperti Ocse rincarando la dose – è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili» Va da sé che non potrà essereci posto per tutti. «Una stima di 350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale».

Il problema minori secondo L’Ocse

A soffrire purtroppo della crisi umanitaria in via di aggravamento saranno in modo speciale i bambini e i ragazzi. «Una caratteristica particolarmente dura e preoccupante dell’attuale crisi dei rifugiati – si legge sempre nel documento Ocse –  è l’importante numero di minori non accompagnati tra i richiedenti asilo». Non  tutti i minori non accompagnati finiscono nel sistema d’asilo: «In Italia, per esempio, dei 10.500 assistiti dallo Stato nel 2014 solo il 24% ha presentato una richiesta d’asilo». Per l’organizzazione internazionale con sede a Parigi questa categoria di migranti «rappresenta un’enorme sfida in termini di alloggi, supervisione, scuola, sistemi di assistenza minorile».

Moscovici: «Rivedere il Patto di stabilità?»

La Commissione Ue sta valutando dal canto suo se considerare le spese che gli Stati membri devono sostenere per far fronte alla crisi dei migranti come “circostanza eccezionale” per i bilanci nazionali a fronte del rispetto del Patto di stabilità. Lo ha confermato il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici in un’intervista a France 2. «Dobbiamo porci la domanda di sapere se, in questo caso, si tratta di circostanze eccezionali nel senso del Patto, e se si può prevedere una specie di clausola di flessibilità e in quale misura». E su questo punto «darò gli elementi che permetteranno al Consiglio europeo di farsi un’opinione», ha aggiunto, sottolineando però che «questo non deve essere un incitamento al lassismo di bilancio». L’odierno rapporto Ocse dovrebbe sciogliere ogni dubbio sull’eccezionalità della crisi in corso.

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