«Non carico carrozzine». A Torino un tassista lascia a piedi Pancalli

17 Set 2015 16:01 - di Redazione

Il tassista rifiuta la corsa, «non carico le carrozzine»,  e il disabile resta a piedi. È successo a Torino martedì scorso: l’episodio ha avuto come protagonista, suo malgrado, Luca Pancalli, numero uno nazionale del Comitato Paralimpico. Al termine della riunione della giunta del Coni, infatti, Pancalli si era recato a prendere un un taxi, di fronte al Municipio, dove ha ricevuto il no del tassista.

Dice no a Pancalli

Il dirigente sportivo non ha fatto polveroni. «Il presidente è una persona con un buon carattere e si è abituato a situazioni del genere», ha raccontato l’assistente Caterina Nervi a Repubblica, che ha svelato la vicenda. Pancalli si è diretto verso un altro taxi, che non ha fatto obiezioni e lo ha accompagnato a destinazione. La notizia ha scatenato un bel vespaio. «Ci dispiace per l’inconveniente, andremo a fondo», è il commento di Federico Rolando, portavoce dei tassisti, «la prossima volta che Pancalli sarà a Torino avrà una corsa omaggio. Mi sembra il minimo».

Le scuse di Torino

L’imbarazzo nel capoluogo è palpabile. La città di Torino si dice «costernata» per lo spiacevole episodio e, in una nota, «riafferma lo spirito di accoglienza della collettività torinese, da sempre disponibile nei confronti di quanti si trovano in condizioni di disabilità. Si è trattato di una discriminazione esecrabile, ma di un caso isolato. L’articolo 18 del regolamento dell’area metropolitana non ammette deroghe e la Città approfondirà l’argomento per verificare quali possano essere i provvedimenti previsti in casi come questo».

La solidarietà di Fassino

«Piena solidarietà» anche da parte del sindaco di Torino Piero Fassino a Luca Pancalli per l’atto di discriminazione subìto a opera di un tassista. «Torino è città che ha sempre espresso e praticato sostegno e misure a favore della disabilità e questo brutto episodio di insensibilità ci sollecita a intensificare ancor di più il nostro impegno».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *