Niente Gomorra 2: tutti i sindaci del napoletano dicono no alle riprese

18 Set 2015 8:41 - di Redazione

“Non girate quella fiction”. Il sindaco Giugliano ha negato l’autorizzazione, lo stesso ha fatto quello di Afragola. Il sindaco di Acerra ha detto no prima ancora che gli venisse chiesta. A Portici, dove invece il Comune ha dato l’ok, i Verdi sono scesi in piazza per protestare. Perché tutti vogliono spegnere le telecamere di Gomorra-La Serie 2? Non per «omertà», assicurano gli amministratori, ma per difendere l’immagine delle città e scongiurare «effetti emulativi» sui più giovani.

Fiction cattiva maestra: Saviano ha innescato pericoloso effetto emulativo

Il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, eletto con il centrosinistra, premette di nutrire «stima per Roberto Saviano, il suo libro mi è piaciuto. Ero a Casal di Principe quando fu minacciato dalla camorra. Ma non farei vedere la fiction a mio figlio, perché esalta i personaggi negativi. Sappiamo che qui c’è la camorra, per contrastarla ho chiamato in giunta un ex capo della Dia. Ma ci sono anche tante persone perbene che meritano rispetto. La mia atta non può essere accomunata a Gomorra, come accaduto nella prima serie», conclude Poziello.

Sindaci del PD in prima linea nel dire no alle riprese di Gomorra 2

Sulla stessa linea il sindaco di Afragola Domenico Tuccillo, del Pd: «Le decisioni possono essere discusse, ma vanno rispettate. Se si presuppone la malafede, ci vuole poco poi a parlare di omertà e collusione. Non ho autorizzato le riprese della fiction perché è mio dovere proteggere la comunità, e in particolare un quartiere, quello delle Salicelle, per il quale la mia amministrazione sta lavorando intensamente e che un attimo dopo sarebbe stato identificato con Gomorra. Difendo la libertà di espressione, ma trovo eccessivo pretendere per il plauso per un’opera che rischia di legittimare modeffi negativi». Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, è esplicito: «La camorra fa schifo e mi fa schifo. Noi la contrastiamo con i nostri atti, che rendono l’amministrazione impermeabile ai condizionamenti. Però le nostre realtà vengono già percepite in maniera fortemente negativa e queste fiction non aiutano. A questo punto, invito Saviano a fare l’assessore nella mia giunta, così potrà misurarsi con il nostro lavoro. Se vuole, può anche far parte delle nostre commissioni di concorso».

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