Trans cacciate dal camping: «Atti osceni davanti ad adulti e minori»
Trans cacciate da un campeggio naturista in quanto «colpevoli» di atti osceni in luogo pubblico. Ed è subito scoppiata la polemica. «Hanno commesso una serie di atti osceni davanti ad adulti e minorenni e per rispetto ai nostri clienti abbiamo deciso di allontanarli. Non c’è stata nessuna discriminazione». È quanto ha detto all’Ansa la direttrice del Camping Pizzo Greco di Capo Rizzuto, Anna Greco, specificando che l’episodio ha riguardato due trans e un loro amico, allontanati dal camping nei giorni scorsi.
Trans cacciate, parla la direttrice
«La sera della vigilia di Ferragosto – ha raccontato Anna Greco – c’è stato uno schiuma party e le due trans insieme a un loro amico hanno avuto un comportamento davvero poco gradevole. Davanti ai nostri clienti, molti dei quali infastiditi, hanno avuto comportamenti espliciti con atti osceni. I tre sono state invitate più volte ad evitare questi atteggiamenti ma hanno proseguito per tutta la serata. Abbiamo ricevuto numerose proteste da parte dei clienti per l’atteggiamento avuto. E pensare che ero stata proprio io ad accettare il loro ingresso, considerato che da noi preferiamo escludere i single. Lo schiuma party – ha concluso la direttrice della struttura –- doveva essere un momento di divertimento ed invece c’è stato questo spiacevole episodio che ha creato imbarazzo e proteste tra i nostri clienti. La mattina dopo abbiamo invitato le due trans e il loro amico a lasciare la struttura per evitare che si ripetessero altri episodi come quelli della sera prima».
Diversa la versione delle trans cacciate. «Era una serata di festa e tutto quello che abbiamo fatto è aver ballato in maniera sensuale con altre persone – ha detto Stefania – Ma si scherzava. E, soprattutto, anche gli altri ballavano in maniera sensuale con noi. Sia chiaro, gli altri erano nudi ma noi sempre con il tanga indosso. Peccato che il giorno dopo la sorte di essere sbattuti via come cani è toccata solo a noi».