Niente più bici nella Venezia storica: il nuovo sindaco impone lo stop
Mentre Ignazio Marino vorrebbe tutti in bicicletta, anche quando vanno al lavoro (dimentica che Roma è zeppa di salite), c’è chi invece dà lo stop alla biciclette: niente due ruote in giro per Venezia. L’idea è del sindaco Luigi Brugnaro intenzionato a mettere mano ai regolamenti per evitare di imbattersi in situazioni non tipiche per la città dei ponti e delle calli strette, come quella di turisti carichi di borse e con a fianco, o peggio in sella, la bici.
Venezia deve ritrovare il suo antico carisma
Un ciclista, ad esempio, è stato notato mentre si avventurava da Piazzale Roma verso il centro. «Vogliamo cambiare il regolamento e impedire che le bici arrivino nel centro storico di Venezia»: ha detto Brugnaro, sottolineando che «alcuni, una volta fatto il ponte della Libertà, con il collegamento che oggi il ponte di Calatrava consente, poi vanno a prendere il treno con la bicicletta» per il ritorno in terraferma. La relativa delibera, ha spiegato il sindaco, è allo studio, insieme alla «possibilità di immaginare che qualche residente possa portarsi da fuori la bici a casa: ancora non abbiamo numeri in merito, ma se ne può discutere». È l’intero settore della mobilità tra centro storico e terraferma che è sotto i riflettori della nuova giunta. «Abbiamo accesi i fari – ha detto il sindaco – non solo su piazzale Roma, ma anche su piazzale Cialdini a Mestre, sulle aree delle due stazioni, su piazza San Marco. Vogliamo creare una cabina di regia, prendendo in considerazione tutte le azioni possibili, perché l’arrivo del tram ci complica la vita e ci crea non pochi problemi. Sono quindi oggetto di studio anche il parcheggio per bici e moto e il garage Roma. E sono favorevolissimo all’ampliamento del garage San Marco, che è una priorità per l’amministrazione e riguardo al quale anche i giudici della vicina Cittadella della giustizia ci hanno chiesto un intervento».