I militari italiani in prima fila per addestrare i guerriglieri contro l’Isis

25 Ago 2015 15:04 - di
L'addestramento dei peshmerga

Gli addestratori militari italiani della task force Erbil (dal nome della “capitale” del Kurdistan, oggi in territorio iracheno) hanno concluso la prima fase del sesto ciclo di addestramento di un battaglione peshmerga di 300 uomini. «L’attività – spiegano alla Difesa – è stata condotta dal Comando multinazionale Kurdish Training Coordination Center, attualmente sotto guida italiana, che coordina gli istruttori militari italiani, inglesi, tedeschi, olandesi, norvegesi, finlandesi e ungheresi». Il ciclo addestrativo si è concluso con esercitazioni militari che hanno «verificato l’acquisizione della piena capacità operativa dell’unità curda attraverso la pianificazione del livello di Comando di Battaglione e di Compagnia e la condotta di attività tattiche difensive e offensive in diversi ambienti operativi e in situazioni particolari come quello del combattimento nei centri abitati».

Il governo del Kurdistan ha espresso apprezzamento

Le autorità curde, nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi, hanno espresso «apprezzamento per la continua crescita delle capacità operative dei peshmerga». Il Kurdish Training Coordination Center, composto al momento da circa 530 uomini e donne appartenenti a sette Nazioni, dallo scorso gennaio ha addestrato circa 4.000 uomini appartenenti alle forze di sicurezza curde, delle quali circa 1.500 sono state formate da 120 militari istruttori italiani. Il termine peshmerga, un termine curdo, indica un guerrigliero pronto a battersi per la propria patria. In passato ebbero un ruolo fondamentale nella guerra Iran-Iraq e nelle due invasioni dell’Iraq. Oggi molti di essi sono nell’esercito regolare iracheno mentre un’altra parte è inquadrata nelle forze armate del Governo regionale del Kurdistan.

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