Il tribunale francese “reintegra” Jean-Marie Le Pen nel Front National

2 Lug 2015 16:02 - di Bianca Conte
Jean Marie Le pen

La giustizia francese ha annullato la sospensione di Jean-Marie Le Pen dal Front National: è quanto riferiscono i media d’oltralpe sull’ultima fase della saga polemica che ha separato in casa (politica) genitore e figlia, rispettivamente ex leader e attuale presidente del Front National. Il 4 maggio scorso, in seguito ad alcune dichiarazioni provocatorie su Shoah e immigrazione – e alle polemiche con la figlia Marine che ne erano scaturite – Jean-Marie era stato sospeso dal partito su decisione dell’ufficio esecutivo. Ma ora il “vecchio patriarca” può cantare vittoria e riprendere il suo posto.

Jean-Marie Le Pen reintegrato dai giudici nel Fn

Le Pen era stato sospeso dal suo partito a seguito di un’aspra polemica intercorsa con la figlia Marine. Era stata proprio lei, infatti, presidente in carica del Fn, a chiedere la riunione dell’organismo disciplinare nella speranza che il padre non parlasse più a nome del partito. Del resto, l’ultimo episodio rivelatore di tensioni all’interno del movimento era avvenuto poco prima dell’ultima polemica, quando alla tradizionale festa annuale l’anziano ex leader si era presentato, non invitato, raccogliendo diversi applausi. Forse in nome di uno zoccolo duro con lui solidale, o comunque forte del legame con alcuni dirigenti più anziani – mentre la nuova guardia è vicina alla figlia Marina, impegnata in prima linea a ripulire l’immagine razzista e anti-semita del partito – dopo l’estromissione politica il padre nobile della destra francese non si è dato per vinto, e aveva presentato formale richiesta al tribunale di annullare la sospensione che – a sua detta – avrebbe violato lo statuto del partito. Argomento, come noto, rispedito al mittente dalla figlia che aveva demandato l’intera questione al tribunale. Tribunale che, oggi, ha deciso in favore del reintegro del battagliero genitore.

L’ultima lite in casa Le Pen

Dopo la scomunica della figlia maggiore, quest’ultima lite nella famiglia Le Pen– impietosamente ripresa e rilanciata con una curiosità ossessiva, al limite del morboso – ha rischiato di minare nelle fondamenta le sorti del Fn. Ma di sicuro l’ultima parola pronunciata dai giudici francesi con la decisione del reintegro di Jean Marie non contribuirà a risolvere pacificamente l’intricata vicenda politico-familiare che, prima del pronunciamento di oggi, si era interrotta sulle reciproche dichiarazioni dei due contendenti. «Mi sta davvero scocciando», era stata la reazione di Marine; mentre Jean-Marie aveva accusato la figlia di «spararsi sui piedi». Nel mezzo  tra le due posizioni, la diatriba strategica sul volto del partito più idoneo e spendibile per l’opinione pubblica.

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