Salvini: «Pronto a governare, nel 2016 si vota. Ecco il mio piano per l’Italia»

1 Lug 2015 11:13 - di Redazione

Io pronto per governare? «Sì, non vedo l’ora». È pronto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che intervistato dal Sole 24 Ore spiega il suo piano per l’Europa e l’economia. Elezioni nel 2016? «Penso di sì», ragiona. «Le scelte sbagliate di Renzi portano a questo. Renzi – continua il leader del Carroccio, Salcini – non cadrà per noi, sarà lui a far cadere se stesso». Se Berlusconi è d’accordo sulla possibilità che sia io a guidare il centro-destra? «L’hanno chiesto gli italiani, non io. Lo hanno chiesto i veneti, i liguri, i toscani, gli umbri che sono andati a votare per noi alle ultime elezioni. Noi ci siamo. Siamo pronti».

Nell’intervista a tutto campo del maggiore quotidiano economico italiano Salvini non può che partire da riflessioni sulla crisi greca: «Da cittadino italiano spero che si arrivi a un’intesa e che la Grecia non salti. Lo spero anche perché  il governo italiano gli ha prestato 50 miliardi». L’Italia infatti è un paese molto esposto e l’intervista si getta sull’ipotesi che l’Italia esca dall’euro, secondo la linea che Salvini fa propria.  «Questa moneta non funziona», specifica, ma «l’uscita unilaterale dell’Italia sarebbe un casino. Noi stiamo valutando diverse soluzioni: dall’euro a due velocità, all’introduzione di monete per aree più omogenee. Bisogna mettersi intorno a un tavolo e proporre un“Europa diversa”. Ma se la Ue si ostina a difendere l’euro così come è – avverte il segretario Salvini – siamo anche pronti a uscire dall’Europa». Torna sulle proposte della Lega: stiamo «studiando il disincaglio dei debiti degli italiani con Equitalia». Un condono? «Non propriamente. Ci sono circa 300mila contenziosi con Equitalia per cifre minime. Senza parlare di sanatorie, perché non chiudere con un accordo i contenziosi sotto un certo importo? Sarebbe utile per lo Stato e per questi 300mila ostaggi». Salvini torna anche sulle altre proposte del Carroccio: «Occorre una rivoluzione fiscale: noi proponiamo un’aliquota fiscale unica del 15%». Quanto alla legge Fornero: «Va sicuramente anticipata l’età del ritiro. Mi sta anche bene prendere una proposta della sinistra, di Damiano, che prevede di riportare l’età a 62 anni. Partiamo da lì.

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