Grecia, conto alla rovescia per il default. No della Merkel a nuovi aiuti
“La porta resta sempre aperta, ma visto il risultato del referendum, al momento non ci sono i presupporsi per nuove trattative su altri programmi di aiuto”. Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, a Berlino in conferenza stampa. La Germania, quindi, non cambia di una virgola la sua posizione. A confermarlo è anche il portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo cui “Il taglio del debito per noi non è un tema”.
Grecia, debito non ristrutturabile per la Bce
La linea dell’intransigenza è dettata anche dalla Banca Centrale Europea. Parlando con i giornalisti a Parigi, il membro del board della Bce, Christian Noyer, ha spiegato che “per definizione il debito greco alla Bce non può essere ristrutturato perché ciò costituirebbe un finanziamento monetario” di uno stato. La vittoria del ‘No’ al referendum rende più complesso lo scenario in cui si muove l’Eurozona per cercare di trovare una soluzione al caso greco. Ma per decidere il destino di Atene, avviata a default certo il 20 luglio, non c’è molto tempo.
Grecia, conto alla rovescia prima del default
Di seguito le prossime tappe. 6 Luglio : La Commissione Ue commenta il referendum. Bilaterale Merkel-Hollande a Parigi. Consiglio direttivo Bce decide sulla liquidità Ela. 7 Luglio : Eurogruppo ed Eurosummit straordinari. Il presidente Jean Claude Juncker parla al Parlamento Ue a Strasburgo assieme al presidente Donald Tusk. 10 Luglio : Vanno in scadenza circa 2 miliardi di titoli di Stato ellenici. 13 luglio: Eurogruppo regolare, con i ministri fisicamente riuniti a Bruxelles per due giorni. E va in scadenza un’altra rata Fmi, di circa 450 milioni di euro. 17 luglio: Altri titoli in scadenza, per 1 miliardo circa. 20 Luglio: E’ il giorno del possibile default, secondo molti analisti. Atene deve rimborsare alla Bce circa 3,4 miliardi, che al momento non ha. Per evitare il default deve cercare di negoziare entro questa data un terzo pacchetto di aiuti.